La Sardegna sogna il cantone marittimo

Andrea Caruso, ideatore del progetto di secessione lanciato su facebook che indica nella Sardegna il cantone marittimo della Svizzera.Si sono occupati della sua idea svizzeri, inglesi, tedeschi e giapponesi. Si tratta di una provocazione?Tutto è nato nel 2012, come una dichiarazione di disgusto per i fallimenti della politica italiana nei nostri confronti. Il dibattito è andato avanti sui social network ed è rimbalzato sui media in occasione delle elezioni regionali. Siamo consapevoli che non ci esistono parametri legali che possano rendere la nostra idea percorribile. Però è vero che non ci sentiamo coccolati da Roma. Volete far “ingelosire” l’Italia? Anche noi abbiamo le nostre colpe. Ma ricordo che l’Italia ha proposto di nascondere i rifiuti nucleari nelle miniere del Sulcis. Diciamo che quello fra noi e l’Italia è un amore irrisolto, arrivato al capolinea. Non odiamo Roma, anzi le auguriamo tutto il meglio, ma senza di noi.Fate sul serio quindi?Sappiamo che il percorso sarà lunghissimo, ma con la Svizzera c’è davvero una infatuazione reciproca. Hanno dimostrato subito grande interesse per la nostra proposta.  E poi bando a equivoci, noi siamo pacifisti, gandiani. Non credo che Roma manderà qui i carriarmati.
 
(Valeria Bobbi)