Giovine licenziato dopo oltre un anno

Michele Giovine non è più un consigliere regionale del Piemonte. Dopo 13 mesi e almeno quattro rinvii, ieri mattina la Giunta per le elezioni, quasi all’unanimità, ha deciso la decadenza del consigliere condannato in via definitiva a due anni e 8 mesi di carcere per le firme false della sua lista “Pensionati per Cota”. Firme false che hanno dato origine ai ricorsi dell’ex presidente della Regione, Mercedes Bresso e che hanno all’annullamento delle elezioni regionali.
Fino ad oggi Giovine era soltanto sospeso. Non hanno partecipato al voto, che ha deciso la decadenza di Giovine, i consiglieri di Fratelli d’Italia Augusta Montaruli e Marco Botta. Si è invece astenuta la Franchino, che è anche fidanzata di Giovine. La giunta ha anche discusso della surroga di Giovine con la prima dei non eletti, proprio la Franchino. In questo caso l’opposizione ha lasciato i lavori. Alla fine la Giunta ha approvato a maggioranza la surroga del consigliere. Tocca ora al Consiglio regionale, forse già nella seduta di oggi, recepire con il voto le decisioni della Giunta.
(Rebecca Anversa)
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