Il pm per Kabobo chiede 20 anni
Milano
“Uno dei possibili moventi” che ha spinto Adam Kabobo a uccidere tre passanti a colpi di piccone potrebbe essere “‘il rancore verso la società da cui si sentiva escluso”. Lo ha affermato, durante la sua requisitoria nel processo col rito abbreviato, il pm di Milano, Isidoro Palma, che ha chiesto per l’omicida reo confesso la condanna a 20 anni di carcere più sei anni da scontarsi in una casa di cura al termine dell’espiazione della pena. Il pm ha sottolineato che Kabobo “ha agito anche una finalità deprivatoria”, perchè, dopo avere ucciso i passanti, gli ha rubato i cellulari. Secondo il rappresentante della pubblica accusa, Kabobo avrebbe agito invece “con lucidità, malgrado la schizofrenia di cui soffre».
L’ira dei parenti
La richiesta del pm ha scatenato l’ira dei parenti delle vittime. Per il figlio di una delle sue vittime, il pensionato Ermanno Masini, Kabobo «deve finire i suoi giorni in carcere. Solo venti anni di per un delitto così efferato sono una pena insufficiente…». Durissimo il segretario della Lega Nord, Matteo Salvini: «Ribadisco che Kabobo deve marcire in galera e non deve più rivedere la luce del sole da uomo libero, preferibilmente nel suo Paese così almeno non lo manteniamo». Anche Riccardo De Corato, capogruppo in Regione Lombardia di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale, critica la richiesta di condanna formulata dal pm nei confronti del ghanese: «una richiesta non adeguata rispetto a tre brutali omicidi, in alcuni Usa sarebbe finito sulla sedia elettrica».
(METRO)
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