6:03 am, 4 Marzo 14 calendario

Un Circo equestre ironico e grottesco

Di: Redazione Metronews
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Roma – Argentino-francese, autore di spettacoli esuberanti spruzzati di ironia e follia, Alfredo Arias incontra la tradizione napoletana incarnata da Raffaele Viviani. Lo fa firmando la regia di Circo Equestre Sgueglia, prima commedia del drammaturgo napoletano in prosa e musica messa in scena al Bellini di Napoli nel 1922. Fra baracconi, giostre e trapezi, il Circo gira intorno a due clown, vittime dell’infedeltà dei loro compagni di vita. Intorno s’agita una galleria di figure con cui i due condividono una precaria esistenza.
«Davanti alla casa in cui abitavo con i miei – racconta Arias – c’era un terreno abbandonato, dove un giorno arrivò un circo molto povero, senza nemmeno il tendone, solo stoffe rattoppate… Dall’esterno si potevano vedere, senza pagare, i mille volteggi di poveri acrobati. Qualche animale triste passeggiava. L’orso, la zebra e il dromedario asciugavano le loro lacrime sotto un sole opprimente che bruciava la Pampa urbana». È uno dei ricordi d’infanzia del regista che sulla scena unisce l’interesse per la spettacolarità del musical alla passione per il teatro en travesti, il grottesco e la maschera. Da stasera al 23 all’Argentina.
(Orietta Cicchinelli)

4 Marzo 2014
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