12:03 am, 3 Marzo 14 calendario

Zibba Sono un tipo da club

Di: Redazione Metronews
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Ha partecipato al Festival di Sanremo, edizione 64 fra le nuove proposte (anche se in realtà sono anni che lavora nella musica e non solo) e ha vinto il Premio della Critica con “Senza di te”. Lui è Zibba che in questi giorni ha dato il via al tour.
Cominciamo da Sanremo: l’anno scorso lei aveva scritto “Il mio esser buono” per Cristiano De André. Quest’anno la critica del Festival vi ha premiato entrambi. C’è un filo che vi lega?
Siamo due cantautori. Lui mi aveva chiesto una canzone e io ho scritto una poesia molto dolce. Quando ho ascoltato quel brano cantato da Cristiano stava per venirmi un infarto: era riuscito a toccare le stesse corde del padre, Fabrizio… I premi della Critica di quest’anno sono molto importanti perché la gente ci ascolterebbe se ci conoscesse…
Fra gli artisti in gara lei è stato l’unico che alla fine della sua canzone ha salutato Francesco Di Giacomo, la voce del Banco del Mutuo Soccorso, scomparso in un incidente stradale…
Mi è venuto spontaneo anche se ho pensato potessi passare da paraculo. Francesco lo conoscevo bene e mi ha sempre accolto e spronato con caldi abbracci. Ho pensato che si meritava un piccolo ricordo, lui e la sua famiglia.
Oltre al palco dell’Ariston, lei è salito anche sul palco del teatro con “All’ombra dell’ultimo sole”, un omaggio a Fabrizio De Andrè.  Dove si sente meglio?
In teatro ho vissuto un mese e mezzo di pura paura: non sono un attore ed era la mia prima volta. Sul palco dell’Ariston invece è come se fossi a un concerto. Peccato duri soli tre minuti… Sono due mondi che però non mi appartengono.
Qual è il suo mondo?
Quello dei club, dei festival in piazza sicuramente.
Nel suo tour “Senza pensare all’estate” ci sono molti club…
Quasi tutti, tranne la data al Parco della Musica che è più una situazione teatrale. Il fulcro del tour estivo è nelle piazze e stavolta torneremo anche in Sardegna dove manchiamo da un paio d’anni.
Oltre alla musica e al teatro, lei ha anche scritto un libro e realizzato un video. Che vuole fare “da grande”?
Sogno uno spettacolo teatrale interattivo in cui ci sia davvero tutto. Ci ho già provato ma era un po’ confusionario. Ma nei prossimi anni ce la farò, promesso.
 Patrizia Pertuso
 

3 Marzo 2014
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