6:01 am, 27 Febbraio 14 calendario

Cuore il pericolo degli scompensi

Di: Redazione Metronews
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Questioni di cuore. Ovvero: quando battiti e pulsazioni diventano un problema e si parla di scompenso cardiaco. Detta così non sembra cosa grave e invece lo è, eccome. Accade che il cuore non si contrae a sufficienza ed é incapace di fornire sangue in maniera adeguata agli organi. Una patologia che spesso si presenta dopo un infarto, ma è sottovalutata nonostante rappresenti la prima causa di ricovero ospedaliero dopo i 65 anni, e con un tasso di mortalità superiore al cancro. È definita l’epidemia del secolo. Vecchiaia? No, malattiaUn’epidemia di cui si parla poco e che invece va considerata perchè molti trascurano i sintomi interpretandoli come normali segni dell’invecchiamento. «Tra i segni, quello che compare per primo è la dispnea, disagio del respiro che impedisce di svolgere le attività quotidiane- spiega l’aritmologa Valeria Calvi dell’Università di Catania-  all’inizio l’affanno si manifesta solo in una condizione di sforzo intenso, ma con l’aggravarsi il respiro difficoltoso intacca anche le attività più semplici». Quali sono le cause?Fra le cause: fattori ereditari, infarti, pressione arteriosa, anemia. E uno stile di vita  “scorretto” con abuso di alcol, fumo, sedentarietà, obesità.Over 60 nel mirinoColpisce soprattutto dopo i 60 anni sia uomini che donne (dopo la menopausa). Il sesso  debole rispetto al sesso forte risponde meglio alle cure. Che oltre ai farmaci prevedono l’impianto di dispositivi per la “resincronizzazione cardiaca”. Sono dispositivi di altissima tecnologia sempre più precisi come quelli presentati all’ospedale Niguarda di Milano che puntano alla più ampia risposta positiva da parte dell’organismo.
(luisa mosello)

27 Febbraio 2014
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