6:05 am, 26 Febbraio 14 calendario

Cassel Sono una Bestia

Di: Redazione Metronews
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In cerca della Bestia che è in noi. E della purezza che è nella bestia. Ecco la declinazione in versione  soft della favola gotica “La Bella e la Bestia”, origini remote e fascino pop. Soprattutto se la “Bestia” in questa versione firmata da Christophe Gans (da domani nei  nostri cinema) è Vincent Cassel, che qui recita al fianco della “Bella” Lea Seydoux.
Eppure Mr. Cassel non è la sua prima volta in ruoli “bestiali”. Ama i personaggi duri e crudi?
Sono i soli che amo, al cinema, ma anche nella vita reale. Sono quelli che trovo interessanti. Quando ho iniziato a recitare, i miei attori di riferimento erano Robert De Niro e Jean Maria Volontè che hanno sempre interpretato personaggi duri e ruvidi. I ruoli pacati e gentili non fanno per me.
Ma come si è preparato ad essere “La Bestia”?
Ero partito lavorando sul come la Bestia dovesse somigliarmi. Mi avevano detto che sarebbe stato come “Avatar”: io recitavo con piccola camera davanti e poi tutto veniva trascritto. E, invece, alla fine, io non ho potuto far nulla se non offrire la mia faccia e la mia voce.
In che senso?
Nel senso che siamo ormai oltre “Avatar” e molto lavoro è stato fatto in post-produzione, fuori dal set. Sul set io dovevo fare il possibile per trasmettere emozioni solo col corpo e con la voce.
Le è pesato?
Diciamo che per la prima volta mi son dovuto mettere nelle mani di altri, fidarmi e affidarmi totalmente. L’ho fatto perché ho creduto che si sia riusciti a modernizzare una favola universale sempre rifacendosi alle origini, un po’ come fece Bram Stocker con “Dracula” e ci ho creduto. E anche perchè non credo che il pubblico ricordi così bene la versione di Jean Cocteau del ’46, pensano solo al cartoon Disney.
Silvia di Paola

26 Febbraio 2014
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