Poche speranze per il tassita aggredito

Sono ridotte a un lumicino le speranze per Alberto Famoso, il tassista ferito domenica dopo una lite con un passante in via Morgagni. L’uomo era giunto in ospedale in codice rosso a causa di un esteso ematoma alla testa. Ieri il sindaco Pisapia si è recato in ospedale dove ha espresso ai parenti il cordoglio della città, prima di tornare a visitare il bambino investito il 10 febbraio in via Fiamma, ricoverato nello stesso ospedale.
Intanto, in consiglio comunale è scattata la bagarre quando la maggioranza ha rifiutato di discutere dell’accaduto come voleva la Lega. Sul fronte delle indagini, ieri è stato fermato con l’accusa di tentato omicidio l’uomo coinvolto nella lite: è un 48enne incensurato.
Secondo le ricostruzioni, l’aggressore era appena uscito dal supermercato insieme alla compagna, incinta di 8 mesi, verso le 20,20. I due stavano attraversando sulle strisce, quando l’auto di Famoso ha frenato bruscamente, quasi travolgendoli. A quel punto l’uomo avrebbe lanciato un cestello di bottiglie contro l’auto. Il tassista sarebbe quindi sceso e ne sarebbe nato un diverbio.
Da questo punto la ricostruzione è confusa: di sicuro c’è che il tassista è caduto, battendo il capo contro la ruota di scorta di una jeep. L’aggressore si sarebbe trattenuto alcuni minuti e sarebbe poi andato convinto dalla donna, lasciando il suoi estremi a un testimone.
La polizia invita alla prudenza: «Non creiamo il mostro prima di aver stabilito l’accaduto. L’aggressore si è allontanato perché convinto che le condizioni dell’autista non fossero gravi», dicono. Ieri, i tassisti hanno sospeso il servizio per 15 minuti in segno di lutto.
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