La Metro Story del luned di Claudio Proietti
Scendi le scale di una fermata del metrò, timbri il biglietto e vai all’ultimo sedile dell’ultima panchina! Ti aspetta in bella vista Metro. Una copia ogni fermata. Ogni fermata ha la sua storia…
“Eccomi qui. Vi sono mancata? Vi prego… Ditemi di sì! Anche se non è vero. Non immaginate il bisogno che ho di mancare a qualcuno! Sono praticamente invisibile! Invisibile per tutti tranne che per Susy, purtroppo! Chi è Susy? L’amante del dentista per cui lavoro. L’attrezzo in questione ha 55 anni, è altissima e biondissima. Ma soprattutto rifattissima! Ha la pelle di cuoio, la bocca è un divano-letto a 2 piazze e il sedere vorrebbe sembrare allegro ma senza tacchi diventa malinconico, poi tristissimo. Mi ha letteralmente circuita. Vuole che l’accompagni dappertutto. Mi ritrovo in questi aperitivi improbabili con le sue pseudo-amiche più rifatte di lei. Quando parlano hanno la bocca semichiusa, tutte. Devo indovinare chi mi rivolge la parola. Sono circondata da ventriloque. Andiamo al cinema a vedere solo film in 3d. Lei, però, non mette gli occhialini. Dice che ci vede lo stesso. Secondo me, approfitta del fatto di non essere guardata per piangere. Una volta l’ho anche beccata. Riesce a farlo solo lì, ne son sicura. È una sensazione mia. Le cene a casa sua, poi, ve le raccomando! Cibo scongelato e amici surgelati! Finti, fintissimi. Quando ti fanno una domanda ti guardano come per dire: «Me ne fotto di te, di quel che fai e di qualsiasi cosa non possa aiutarmi a risolvere il mio problema emorroidale!». Non so se mi spiego. Ne ho da raccontarvene, ancora. Non mi lasciate, per favore! Per favore!”
Continua lunedì…
(Claudio Proietti)
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