Tav le 4 condanne a morte dei Noa

Il documento è stato recapito ieri contemporaneamente alle redazioni Ansa di Torino, Bologna e Roma. Una lettera-manifesto che sancisce la nascita dei Nuclei Operativi Armati con l’obiettivo di arruolare giovani e trasformare la protesta No Tav in lotta armata. Nel documento si attaccano i magistrati che hanno formulato le accuse di terrorismo contro i quattro attivisti No Tav in carcere dal 9 dicembre, “Bisogna colpire i responsabili di questa repressione con la stessa durezza con cui vengono colpiti in nostri compagni”, si legge nelle tre pagine dattiloscritte spedite con posta ordinaria.
Nel documento poi ci sono minacce contro quattro obiettivi specifici da colpire. Quattro persone che, come si legge nella missiva,  il “tribunale rivoluzionario ha condannato a morte” con sentenza “immediatamente esecutiva”. Due obiettivi sono dirigenti che lavorano al cantiere Tav di Chiomonte, il terzo è il senatore del Pd Stefano Esposito, mentre il quarto è il capo della Digos torinese Giuseppe Petronzi. La dichiarazione d’intenti è giunta a due giorni dalla manifestazione No Tav in Val di Susa contro le accuse di terrorismo. E proprio per questo i No Tav hanno subito preso le distanze: «Rispediamo al mittente la lettera. La nostra è disobbedienza civile. Non colpiamo le persone».
(Rebecca Anversa)