Tagli e supplenti Maestre in strada

Erano migliaia le educatrici e gli educatori delle scuole materne e degli asili nido della Capitale, scesi in via della Consolazione, davanti al comando della polizia locale per protestare contro l’ipotesi dei tagli alle indennità accessorie sui loro stipendi (che si tradurrebbero in una busta paga più leggera di circa 200 euro) e per chiedere al Comune di risolvere la carenza di supplenti. «Siamo costrette ad ammassare i bambini tra le classi quando manca una collega, una situazione che mette a repentaglio la sicurezza dei piccoli. Le classi devono essere di 25 bambini. Se il 26 esimo, smistato in un’altra classe per carenza di personale si fa male, rischiamo anche una denuncia» spiegava ieri un’insegnante.
I maestri hanno tentato di salire verso il Campidoglio e hanno bloccato il traffico per alcuni minuti. Volevano incontrare l’assessore alla scuola Alessandra Cattoi, che era però in viaggio a Bruxelles. «C’è un confronto con i sindacati per scongiurare la carenza di supplenti. Gli stipendi non saranno toccati: in una memoria di Giunta è stato messo per iscritto che il Ragioniere Generale del Comune si impegna a stanziare in bilancio i fondi necessari a mantenere il trattamento accessorio per gli stipendi di educatori ed educatrici» ha fatto sapere la Cattoi in una nota.
(Metro)