Scontri in Val Susa Militare a giudizio
Un carabiniere è stato citato a giudizio dalla procura di Torino per un episodio di violenza avvenuto durante gli scontri del 3 luglio 2011 in Valle di Susa tra le forze dell’ordine e i No Tav che volevano impedire l’apertura del cantiere di Chiomonte, dove oggi sono in corso i lavori per la realizzazione del tunnel geognostico. Il militare è accusato di lesioni. I fatti in contestazione sono stati denunciati dallo stesso movimento No Tav che ha prodotto un video nel quale si vede il pestaggio. Nel filmato si vedono due dimostranti, entrambi anarchici della zona di Modena, che dopo essere stato bloccati fra la boscaglia, vennero trascinati dietro le recinzioni in una zona di sicurezza, e nel frattempo furono colpiti con calci e manganellate. Fra le decine di presenti il carabiniere, in mimetica, è stato l’unico identificato con certezza.
A tradirlo è stato un vistoso tatuaggio. Gli scontri del 3 luglio 2011, avvenuti durante un prolungato tentativo di attacco dei No Tav al cantiere di Chiomonte, sono al centro di un maxi-processo in corso nell’aula bunker delle Vallette con 53 attivisti imputati e circa 200 parti offese tra poliziotti, carabinieri e finanzieri. Tra le parti civili anche il ministero dell’Interno e Ltf, la società italo francese che si occupa dalla realizzazione del tunnel.
(Rebecca Anversa)
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