L analogista che riequilibra l emotivit

Roma. Con la crisi economica, aumentano situazioni di disagio che causano instabilità emotiva. E aumenta anche il ricorso a figure professionali che possano essere d’aiuto a cittadini e aziende. Come quella dell’analogista, tra le nuove professioni riconosciute dalla legge 4/2013. Una professione che si avvale della conoscenza delle discipline analogiche, ovvero delle leggi dei linguaggi emotivi dell’uomo, attraverso cui trasferisce strumenti e tecniche in grado di promuovere un rivoluzionario e salutare stile di vita.L’analogista è un professionista d’aiuto, non un medico, né uno psicologo, non fa diagnosi e non dà terapie: agisce sulle cause e non sul sintomo, riequilibrando così la sfera emotiva. La disciplina è frutto delle scoperte di Stefano Benemeglio, psicologo, ipnologo e ricercatore e autore di studi sul comportamento umano, presidente onorario di “Aida – Accademia internazionale delle discipline analogiche. Il segretario generale di Aida, Armando Stano, conferma: «Negli ultimi tre anni, abbiamo osservato un aumento degli iscritti ai nostri corsi di formazione per il benessere emotivo del 20% e nei prossimi due anni la domanda è destinata ad aumentare». La formazione in discipline analogiche è un percorso strutturato in tre Master: “Ipnosi Benemegliana (o dinamica)”, “Comunicazione analogica non verbale”, “Filosofia analogica”. Per la formazione Aida garantisce tutti gli aspetti formativi e deontologici legati alla professione, orientando insieme al sindacato Sinape-Felsa Cisl tutti coloro che, una volta completato il percorso formativo, desiderino poi farne una professione.
(Metro)
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