6:05 am, 18 Febbraio 14 calendario

Le allergie respiratorie si pagano anche a scuola

Di: Redazione Metronews
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Salute – Il raffreddore allergico, da semplice fastidio può trasformarsi in vero handicap per chi ne soffre. È una patologia infiammatoria rende più debole e insicuro. Una ricerca su oltre 1800 studenti tra i 15 e i 17 anni, ha dimostrato come, in un range tra il 38 e il 43% degli studenti, si riscontrassero sintomi di rinite allergica in un qualsiasi giorno di compito in classe: gli studenti che perdevano 1 punto nella votazione del compito presentavano o avevano sintomi allergici respiratori, o avevano assunto un farmaco antiallergico il giorno della verifica, e ogni anno solo negli Usa gli studenti allergici perdono 2 milioni di giorni di scuola per la “sindrome allergica respiratoria”. Il 30% dei bambini allergici presenta una forma grave. In uno studio francese il 20% riferiva un calo della performance scolastica, il 40% era distratto dai sintomi e il 50% presentava disturbi del sonno.
«I disturbi del sonno interessano l’88% dei bambini con rinite, apnee, risvegli, difficoltà ad addormentarsi e sonno non ristoratore – spiega il Dottor Salvatore Barberi, pediatra Pneumo-Allergologo dell’Ospedale S.Paolo di Milano». Nella popolazione pediatrica la Sindrome allergica respiratoria e le sue complicanze impattano sugli aspetti emozionali della fase evolutiva portando a vergogna, calo di autostima, ansia dei genitori con iperprotezione e rischio di episodi depressivi. Oltre alla compromissione delle facoltà cognitive la vita di un bambino allergico diventa piena di limitazioni, con eliminazione delle situazioni che possono aggravare il disturbo: gioco all’aria aperta, gite in campagna, l’impossibilità di farlo vivere con un animale domestico. Limitazioni alle quali i bambini si adattano difficilmente. Insomma, molte delle scelte ruotano intorno alla patologia e le limitazioni durano tutta la vita quando, da adulti, il 73% rinuncia a trascorrere del tempo all’aria aperta e il 63% limita l’esercizio fisico…”Immunoterapia La “terapia desensibilizzante” o immunoterapia è l’unica per modificare la storia naturale della malattia e migliorare la qualità di vita. L’immunoterapia con allergeni consiste nella somministrazione di dosi crescenti dell’allergene, causa dei sintomi. Grazie alla sua facilità di somministrazione nella forma sub-linguale (SLIT) l’adesione al trattamento è superiore all’85% nel 90% dei pazienti. L’assunzione della SLIT richiede 5 minuti. E oggi ci sono nuovi prodotti BioMolecolari in cui la proteina è estratta da allergeni naturali che grazie a tecniche avanzate presentano un profilo molecolare che rende la terapia più sicura.Metro

18 Febbraio 2014
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