6:03 am, 17 Febbraio 14 calendario

La Metro Story del luned di Claudio Proietti

Di: Redazione Metronews
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Scendi le scale di una fermata del metrò, timbri il biglietto e vai all’ultimo sedile dell’ultima panchina! Ti aspetta in bella vista Metro. Una copia ogni fermata. Ogni fermata ha la sua storia… “Approfitto di questa copia di METRO per parlarvi di me! Non sbuffate, spazientiti! Siate gentili! Voi che mi leggete, che vi siete seduti su questo sedile, che aspettate l’arrivo del metrò dovete sapere che io esisto! Esisto, sul serio! In questi 45 anni non se ne sono accorti in molti. Ma ora basta! Parlo! Mi chiamo Francesca e ho due figlie. La grande mi tratta male, la piccola non mi tratta proprio. Sono divorziata e faccio la segretaria in uno studio dentistico sfigato. Il dottore sta diventando cieco e crede che i pazienti non se ne accorgano. Se ne accorgono, invece. Urlano come maiali al macello. Non ho un uomo da tre anni. Perché? Che ne so! L’ultimo ha detto che mi amava e il giorno dopo è andato in Giappone con mia cugina! Ho tre corteggiatori fissi: Gigi è tirchissimo e strano. Mi fa uno squillo e lo devo richiamare. Ma trovo occupato. Matteo è mezzo ladro. Ogni volta che ci vediamo torno a casa senza qualcosa. Fulvio, invece, è gentile ma troppo vecchio. Incontrarlo per cambiargli il catetere non mi motiva per nulla. Mia sorella Elvira vuole assolutamente che esca con Walter. È simpatico ma ha tentato di strangolare due volte sua madre. Un po’ mi inquieta, capitemi. Spero non vi dispiaccia se approfitterò ancora di voi per sfogarmi. Vi prego, non mi giudicate. È che… Non ho proprio nessuno con cui parlare. Ecco il metrò, devo lasciarvi.”
Continua lunedì prossimo…
(di CLAUDIO PROIETTI, scrittore e regista)
(Illustrazioni di GLORIA SIRABELLA, artista)

17 Febbraio 2014
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