9:10 pm, 13 Febbraio 14 calendario

Movimenti per la casa tensioni dopo gli arresti

Di: Redazione Metronews
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La  galassia dei movimenti di lotta per la casa si è contata oggi pomeriggio a Porta Pia, in seguito alla notizia degli arresti per gli scontri dello scorso 31 ottobre, e ha dato vita a un corteo che nel corso delle ore si è ingrossato, fino a contare circa duemila persone, tra immigrati, donne italiane e straniere con figli al seguito, sfrattati, militanti dei centri sociali. Alcuni sono arrivati da Torino e dalla Val Susa con le bandiere No Tav.
Il corteo ha sfilato fino a piazza Santi Apostoli, tra slogan e lanci di fumogeni e bombe carta. Una in particolare ha stordito due passanti in piazza dei Cinquecento. Danneggiati auto e cassonetti. Polizia e vigili hanno chiuso il centro per far defluire il corteo. «Questi arresti criminalizzano la lotta per il diritto alla casa, e distolgono l’attenzione sulla manifestazione contro i Cie di sabato prossimo» hanno detto alcuni dei militanti alternandosi al megafono.
Due leader nei guai per il 31 ottobreCi sono anche Luca Fagiano e Paolo Di Vetta, rispettivamente portavoce del Coordinamento di lotta per la casa e dei Blocchi precari metropolitani tra le 17 persone colpite da misure restrittive per gli scontri del 31 ottobre a Roma. Per loro due e per altri cinque il gip ha disposto gli arresti domiciliari. Per altri 10 è previsto l’obbligo di firma. Le indagini, condotte da Digos e carabinieri riguardano  l’assalto a un blindato dei militari in via del tritone e il furto di uno scudo e di due manganelli agli agenti.
Quel giorno i movimenti di lotta per la casa si erano dati appuntamento a Porta Pia in occasione della conferenza Stato Regioni che avrebbe dovuto affrontare anche il tema dell’emergenza casa. I reati contestati a vario titolo sono radunata sediziosa, rapina, danneggiamenti aggravati, resistenza e lesioni aggravate a pubblico ufficiale. «Contro le forze dell’ordine i manifestanti agirono con i volti coperti da caschi e utilizzando armi improprie tra cui spray urticanti» ha ricordato il capo della Digos Diego Parente.
(Metro)

13 Febbraio 2014
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