Renzi Decidiamo che gioco giocare

Roma. La resa dei conti tra Letta e Renzi slitta alla direzione del Pd convocata per il 20 febbraio, subito dopo che la Camera dovrebbe aver votato in prima lettura la nuova legge elettorale. In quella occasione – ha messo in chiaro il segretario – si potrà decidere «se giocare un altro schema, se il mio non va bene e si va a votare. Se il presidente del consiglio vuol fare proposte diverse, indichi quali e giochiamo a carte scoperte». «Io sto allo schema che ci ha posto il presidente del Consiglio ad aprile – ha proseguito il sindaco di Firenze – lui ha detto percorso di 18 mesi, ha tenuto insieme l’uscita dalla crisi finanziaria e il pacchetto di riforme. Sto su quello schema lì. Dieci mesi, ne mancano otto». Letta replica: «Non è possibile pensare di uscire galleggiando e tutto voglio tranne che questo». Renzi, intanto, assicura che dopo il 15 febbraio «partiremo sulla riforma del Senato e del titolo V. Il Senato deve diventare Camera delle autonomie: non elettivo, senza indennita e composto da 150 persone tra sindaci dei Comuni capoluogo, presidenti di Regione e 21 esponenti della società civile».
 
(Metro)