Il boss evaso braccato arsenale nell auto della fuga
Mentre prosegue ormai in tutta Italia la caccia all’uomo per acciuffare l’ergastolano Domenico Cutrì, 31 anni, in fuga con i complici che lo hanno liberato con un blitz sanguinoso a Gallarate, ieri gli inquirenti hanno trovato l’auto usata dal commando per la fuga. Si tratta di una Citroen C3, ritrovata a Magenta (Milano). Nel bagagliaio c’era un arsenale di fucili a pompa e a canne mozze oltre diversi proiettili. Secondo gli inquirenti il blitz è stato pianificato nei minimi dettagli tanto è vero che le auto usate (la Nissan e la Citroen C3) sono state rubate poche ore prima di entrare in azione.
L’ossessione di AntoninoNel frattempo, si apprende che l’ossessione di Antonino Cutrì, morto nello scontro a fuoco con le forze dell’ordine, era di liberare il fratello. È quanto emerso dagli interrogatori della madre dell’evaso, (è stata sentita anche la sorella ed il suo fidanzato). Al momento è irreperibile il fratello più giovane del boss Nel frattempo Marcello Maddalena, procuratore generale del Piemonte che collaborò alle indagini svolte in occasione del processo d’appello , dipinge la figura di Domenico Cutrì come «Un uomo pericolosissimo. Con legami familiari molto forti. E una forte capacità di intimidazione e di condizionamento». Intanto i posti di blocco sono ovunque: specialmente al confine con la Svizzera.
(metro)
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