9:42 pm, 4 Febbraio 14 calendario

Che triste la serie A2

Di: Redazione Metronews
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Sarà corsa a due più o meno fino alla fine del campionato e speriamo che ne esca anche bel calcio quanto meno nello scontro diretto: il resto della truppa, però, si sta confermando di una pochezza disarmante.
Fenomeno Toni
Semplicemente, la concorrenza non esiste e la conferma arriva da due squadre che meritano il massimo rispetto: il neopromosso Verona è al momento quinto in classifica (e Toni pare avere dieci anni di meno), il Toro ex derelitto segue appena sotto e non è che Cairo abbia comprato chissà chi.
Se il Napoli evapora
Tra le inseguitrici manca continuità e forse non ci sono alternative all’altezza: il Napoli, inceppatosi Higuain, segna poco. E ha una difesa imbarazzante, al cui interno non si capisce perché sia stato giubilato Cannavaro in favore di Albiol & C.: «Non è un problema di modulo né di turnover», ribadisce Benitez. Però il Napoli di Mazzarri era più solido. Solidità che non è propria nemmeno della Fiorentina, bella finché si vuole quando è in giornata ma ancora non in grado di vincere tutte quelle gare “normali” che servono a far sognare. Però torna Gomez…
Milan-Inter in picchiata
Di sicuro dovranno migliorare a Milano dove non si capisce chi stia peggio: il bilancio dell’Inter di Mazzarri è il peggiore dell’intera serie A nel 2014, la gestione del caso Guarin è stata pessima (non elegantissima neppure la gestione di Quagliarella, fuori dall’Europa League a favore di Osvaldo). Quanto al Milan, ha fatto incetta di trequartisti fotocopia ma continua ad avere una retroguardia inguardabile.
Reja il pragmatico
Sta meglio allora la Lazio, nevrotica finché si vuole ma con un allenatore realista come Reja che infatti ha già raddrizzato la barca e che può in effetti puntare a un posticino in Europa: dove però le nostre fanno una fatica tremenda, segno che davvero il livello della serie A è clamorosamente sceso.
Samp meglio con Sinisa
Se le prime della classe faticano, figuriamoci le altre. A Bologna litigano tra di loro e Diamanti non vede l’ora di traslocare, accusato niente meno che dal presidente. E a Genova hanno cambiato panchina sia la Samp che il Grifone: massima aspirazione la salvezza, ma la Samp sorride un po’ di più, anche perchè un derby sul morale vale oro.
Metro

4 Febbraio 2014
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