6:03 am, 29 Gennaio 14 calendario

Vi racconto la ndrangheta

Di: Redazione Metronews
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tv A lungo è stato considerato un “giovane” astro del teatro italiano e del cinema “impegnato” (“Fame chimica”,  “La grande bellezza”). Ora, Paolo Mazzarelli, classe ’75, inizia a imporsi come volto della fiction tv. Dopo “Vallanzasca”  e “Rossella”, infatti, Mazzarelli sarà lunedì in prima serata su Rai1 con “L’assalto” a fianco di Diego Abatantuono per la regia di Ricky Tognazzi.
Mazzarelli, “Assalto” parla di ‘ndrangheta a Milano, quella che per molti non esisteva…
C’è, c’è. E non ha la coppola, non è tribale. Interpreto l’affiliato di seconda generazione, quello educato, ben vestito, che si è laureato, che fa l’imprenditore a tutti gli effetti. Ma da mafioso. Conduce una doppia vita. È la ‘ndrangheta che strozza gli imprenditori in difficoltà, che si s’insinua nel tessuto vitale della società.
Per una Rai abituata a preti investigatori e a prof. curiosi, un bel passo avanti…
Sì, raccontiamo una storia dura, che gli sceneggiatori hanno scritto dopo aver letto i verbali dei processi e ascoltato le intercettazioni. Ed è altrettanto importante che nel cast ci sia un attore popolare come Diego Abatantuono, che torna sulla televisione  pubblica dopo molti anni.
I suoi colleghi del teatro “impegnato”, ora che lei sta sfondando in tv, non la considerano un “venduto”…?
Ci lavora in teatro è messo talmente male che si potrebbe vendere anche al mercato ortofrutticolo… (ride). No, assolutamente, comunque ci si può vendere anche in teatro, basta lavorare con registi scarsi ma di richiamo che i soldi arrivano!
andrea sparaciari

29 Gennaio 2014
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