6:05 am, 24 Gennaio 14 calendario

Ucciso dal killer sulla soglia di casa

Di: Redazione Metronews
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Non poteva uscire di casa perché era ai domiciliari per spaccio di droga, ma nemmeno la sua abitazione era un posto sicuro. Ieri mattina Roberto Musci di 33 anni, detto “sgambone” è stato freddato da un killer che si è spacciato per ufficiale giudiziario, convincendolo a uscire sulla soglia di casa, all’interno di un lussuoso residence in via Lazzati, tra ville con piscina, videosorveglianza e accesso controllato da vigilanza privata. L’assassino è entrato lo stesso, in sella a uno scooter bianco, e ha crivellato di colpi la vittima. In casa c’era anche la madre del 33 enne.
Sul caso indagano i carabinieri, che ieri hanno raccolto le testimonianze degli altri condomini e sono al lavoro per visionare i filmati delle telecamere di sicurezza. Roberto Musci proveniva dal Trullo, dove era considerato un eroe per aver salvato da uno stupro una ragazza, molestatata da un romeno. Un episodio che precedette l’incendio di un bar frequentato da gente dell’est vicino al luogo dell’aggressione, da parte degli abitanti del quartiere. Roberto Musci fu arrestato nel 2007, considerato a capo di una banda di insospettabili spacciatori. Suo fratello Marco fu ucciso nel 2009, ironia della sorte, per aver molestato la sua ex fidanzata proprio vicino al bar dato alle fiamme. Ad ucciderlo fu il padre della ragazza.
(Paolo Chiriatti)

24 Gennaio 2014
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