8:04 pm, 14 Gennaio 14 calendario

TEST SUGLI ANIMALI ITALIANI POSSIBILISTI

Di: Redazione Metronews
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Roma. La sperimentazione animale è ancora indispensabile nella ricerca medica. Può essere limitata e laddove esistano soluzioni alternative eliminata, ma in molti casi è ancora irrinunciabile. Gli scienziati, su questo, non hanno dubbi e adesso anche l’opinione pubblica sembra più convinta. È quanto è emerso dal convegno “Sperimentazione animale, diritto alla conoscenza e alla salute” organizzato dalla Commissione Salute e Igiene di Palazzo Madama.
Un’indagine a campione
Durante l’incontro sono stati presentati i dati di una ricerca commissionata all’Ipsos dall’Istituto Mario Negri che si è svolta tra il 7 e l’8 gennaio di quest’anno su un campione di mille cittadini italiani dai 18 anni in su. Mentre nel 2011 il 51% riteneva necessari i test sugli animali per scopi medici, oggi questa percentuale sale di ben 10 punti arrivando al 61%. C’è quindi un 12% di italiani che pur ritenendo la sperimentazioni criticabile, la considera comunque necessaria.
La direttiva europea
Si abbassa poi di 11 punti (dal 41% del 2011 al 30% di oggi) l’opinione che la tecnologia possa sostituire la maggior parte delle sperimentazioni sugli animali e aumenta di 5 punti (dall’8% al 13%) l’idea che i test sugli animali siano ancora la strada più sicura da percorrere per garantire l’efficacia dei risultati dei test. Il tema della sperimentazione animale è salito alla ribalta nei mesi scorsi quando il Parlamento, chiamato dopo tre anni dalla sua promulgazione a recepire la direttiva europea, ha accolto alcuni emendamenti proposti dalle organizzazioni animaliste guidate da Vittoria Brambilla (Forza Italia) che limitavano la possibilità di fare ricerca nel nostro Paese. Il ministro della Salute Lorenzin ha però di fatto “congelato” la legge, stabilendo una moratoria di tre anni.
 
(Marco Piazza)

14 Gennaio 2014
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