Anagoor indaga la Lingua Imperi

Teatro. Video, parola, gesto e musica per un nuovo linguaggio teatrale. Un originale universo di sensazioni sonore e visive che, pronto a stupire il pubblico, sbarcherà, da stasera a domenica, alla Sala Fassbinder dell’Elfo Puccini con “L.I: Lingua Imperi”, ultimo spettacolo della Compagnia Anagoor. Il gruppo ha sviluppato ora una ricerca, a partire dalle prime pagine dei “Sommersi e i salvati” di Primo Levi e dalle sue riflessioni, sulla sfuggente memoria umana e sulla memoria specifica dell’Olocausto.
Ne è uscita una storia sul potere della lingua nel mondo occidentale ripercorsa attraverso frammenti di autori apparentemente distanti tra loro come W.G. Sebald, Jonathan Littell, Eschilo, René Girard, Tzvetan Todorov, Bruno Bettlheim, August Sander e Victor Klemperer. Si partirà così dalla follia nazionalsocialista per incontrare poi altri genocidi.
Alla Sala Bausch debutterà invece, da stasera al 19 gennaio, “La fabbrica dei preti”, primo spettacolo della personale di Giuliana Musso, autrice e interprete di messinscene che affrontano temi scomodi e inconsueti per il teatro. In  questa rappresentazione molto poetica ed emozionante si darà voce a tre preti innamorati della vita. Seguiranno, dal 21 al 23 gennaio, “Tanti saluti” e, dal 24 al 26 gennaio, “Sexmachine” (Info: 02 00660606).
(Antonio Garbisa)