La cartiera nascosta e la Pompei industriale

L’avvocato Venanzio Vitiello è dirigente degli affari produttivi del turismo, culturali e legali del comune di Pompei. Su l’Espresso si legge una storia sconcertante: è stato costruito un centro commerciale su quella che un tempo era la “Pompei industriale”. Immagino che al Comune siate subissati di proteste…Veramente no, di cosa sta parlando?Come scusi: esce fuori che il cemento di un centro commerciale copre e nasconde una seconda città antica e voi non lo sapete?Ah, ho capito! Ma no il giornale si sbaglia.E cioè? Quando si dice “la Pompei industriale”, si fa riferimento a una vecchia cartiera, che una volta produceva la carta per i pacchetti di sigarette, la fabbrica chiuse e gli operai furono assorbiti dal centro commerciale.Mi sa che si sbaglia.No le aree coincidono.L’ha letto l’articolo? Si parla di un’area archeologica, della Pompei industriale, cioè produttiva, coperta dall’eruzione del Vesuvio di duemila anni fa. La cartiera non c’entra.E la sovrintendenza non ha fatto nulla?Questo lo dovrebbe dire lei, è lei il dirigente no?Guardi, io so che la sovrintendenza a Pompei ha da ridire anche se fai una finestra su un muro.Senza considerare che dopo il recente avvicendamento non si riesce a capire chi sia responsabile.Già.I permessi del centro commerciale li ha firmati lei.Le assicuro che sotto i negozi non ci sono reperti archeologici.L’Espresso ha anche le foto di prima della costruzione.In ogni caso io non ne so niente.
 
(Stefania Divertito)