12:05 am, 13 Gennaio 14 calendario

Il network dei cannibali dalla fantasia alla realt

Di: Redazione Metronews
condividi

Germania. Il 4 novembre, l’uomo d’affari tedesco Wojciech Stempniewicz ha lasciato la natìa Hannover e ha raggiunto Dresda. Il 59enne  dirigeva con successo un’azienda di auotrasporti, era fidanzato e in procinto di sposarsi. All’arrivo a Dresda si è recato all’appuntamento con il poliziotto Detlev Guenzel, che gli ha tagliato la gola e poi ha fatto a pezzetti il cadavere.La polizia ha ben presto reso noti i suoi sospetti che parti del corpo della vittima fossero state divorate, e che Stempniewicz fosse consenziente. «Lo scomparso fin dagli anni della giovinezza indulgeva in fantasie in cui veniva ucciso e mangiato», ha riferito il capo della polizia di Dresda, Dieter Kroll.E non era un caso isolato. A settembre era stato arrestato in Gran Bretagna un tal Geoffrey Portway, che progettava di rapire e mangiare un bambino. Un poliziotto di New York è sotto processo per aver tentato di divorare la moglie. Le autorità tedesche pensano che già solo nel loro paese vivano migliaia di cannibali.In ogni caso, gli investigatori hanno scoperto che i cannibali avevano pianificato sul web le proprie azioni, per mezzo di comunità virtuali con migliaia di frequentatori, sparsi in tutto il mondo. Metro è andata a navigare tra i siti web citati dall’accusa e ha trovato senza difficoltà post che descrivevano piani analoghi.«Per favore manda informazioni ulteriori. Altezza/peso/ stato di forma. E qualunque altro requisito. Potrebbero essere utili foto fronte/retro. E idee per sparire senza destare attenzion», scrive un utente, fornendo il suo indirizzo di posta elettronica. Alcuni dei post più popolari riguardano la preparazione del cibo, la cottura e il modo di servirlo. La comunità ha un suo slang, per esempio la vittima maschile viene chiamata “long pig”. Il sito web più popolare, con oltre 55.000 membri e un milione di pagine visitate ogni mese, è gestito da un pensionato americano che si presenta come “Perro Loco”. Lui descrive il suo network come “il più importante forum per cannibali”. Stempniewicz e il suo killer ne erano utenti, e la lista dei clienti di Loco comprende il nome di Armin Meuwes, il famigerato cannibale di Rotenburg. Loco è un libertario appassionato che difende “il diritto di gridare al fuoco in un cinema affollato”, però ritiene che i timori siano esagerati. «La grande maggioranza degli utenti è composta da feticisti, che lavorano solo di fantasia»,  spiega a Metro. «Se qualcuno come Detlev propone un incontro vero, dal vivo, gli altri membri fanno una segnalazione. C’è una forma di autocontrollo».Il gestore del sito valuta che la percentuale dei cannibali veri, o attivi, si aggiri sullo 0,5 degli iscritti e in passato ha già consegnato i nomi alla polizia. Alcuni siti sono crittati, sulla “dark net”, ma Loco è contento di agire allo scoperto, perché dice che la segretezza non farebbe che procurargli più controlli.E non crede che i cannibali veri possano agire senza essere scoperti. Tuttavia la faccenda del cannibalismo è in crescita, almeno così ritiene la criminologa Emilia Musumeci, specialista in cannibalismo presso l’università di Catania. «Non è possibile avere dati, ma grazie al caso Meuwes riusciamo a capire l’ampiezza del fenomeno. Meuwes ha trovato una vittima tramite un annuncio online in cui cercava “un 18-30enne  disposto a farsi macellare e mangiare”, e a quell’annuncio avevano risposto parecchie persone».Musumeci è convinta che Internet abbia favorito la diffusione del cannibalismo. Non esiste una figura tipica del cannibale, aggiunge, anche se molti hanno «una sensualità deviata». Le autorità ammettono che non è possibile esercitare un controllo poliziesco sulla rete dei cannibali perché è impossibile distinguere realtà e fantasie. E come se non bastasse in molti paesi le leggi non sono chiare, per quanto riguarda il cannibalismo, che potrebbe essere considerato un suicidio assistito o una profanazione di cadavere. Gli utenti dei forum lo sanno benissimo, e per questo non hanno paura.

13 Gennaio 2014
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Il giornale
Più letto del mondo