Strasburgo ai figli il cognome della madre

Bruxelles. È un diritto dei genitori poter dare ai figli solamente il cognome della madre. Lo ha stabilito la Corte europea dei diritti dell’uomo che ha condannato l’Italia per aver negato a una coppia di coniugi di Milano la possibilità di dare alla figlia il solo cognome materno e non quello del padre. La Corte di Strasburgo riconosce che la Corte costituzionale italiana ha sollecitato un intervento in materia, ma ha anche sottolineato che «devono essere adottate delle riforme nella legislazione e nella pratica italiane» per renderle compatibili con la sentenza di oggi. I giudici sottolineano anche che la possibilità introdotta nel 2000 di aggiungere al nome paterno quello materno non è sufficiente a garantire l’eguaglianza tra i coniugi. Proprio a maggio l’associazione Equity Italia aveva lanciato la campagna «Nel cognome della madre», a sostegno della scelta dei cognomi. Soddisfatta Alessandra Cusan, la donna che fece partire la causa, 15 anni fa: «Sono ovviamente entusiasta. È un’altro passo avanti verso il progresso, e servirà soprattutto ai nostri figli».
Il ministro Cancellieri«L’argomento è all’attenzione della commissione già da un anno, dalla precedente legislatura. Il meccanismo esiste presso le prefetture, forse bisogna renderlo più pratico e più efficace». Così il ministro della Giustizia Anna Maria Cancellieriha commentato la sentenza della Corte Ue per i diritti dell’uomo in merito al cognome della madre.
(Metro)
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