COVID FASE 3
8:20 pm, 28 Agosto 20 calendario

Scuola, trasporti e test i nodi ancora aperti

Di: Redazione Metronews
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Certificati medici di docenti e trasporto degli alunni: sono i due nodi su cui, molto faticosamente, si sta lavorando per trovare un accordo in queste ore. Mancano poco più di 15 giorni al suono della prima campanella e la riapertura accende ancora il dibattito publbico e politico.
Deroghe. A quanto si apprende, nell’incontro tecnico che si è svolto oggi pomeriggio è stato discusso un documento elaborato del Mit alla luce delle indicazioni formulare dal Comitato tecnico scientifico sul tema trasporti in vista della ripresa della scuola. Il documento prevede la possibilità di derogare al distanziamento a bordo dei mezzi di trasporto, considerata la limitata permanenza temporale sui mezzi da parte dei viaggiatori, fino a consentire l’80% del riempimento, ove vengano garantite adeguate misure di contenimento dei rischi di contagio (mascherina obbligatoria, sanificazione degli ambienti, adeguato ricambio d’aria).
Le Regioni hanno dato atto del parziale accoglimento delle richieste avanzate ed hanno insistito sulla necessità che vengano garantite adeguate risorse per finanziare i servizi aggiuntivi volti a coprire il residuo 20%. Hanno anche insistito perché le nuove norme siano applicabili a tutto il trasporto pubblico locale, ivi compreso quello ferroviario. In vista della Conferenza delle Regioni e Unificata di lunedì pomeriggio, il coordinatore della Commissione infrastrutture e Trasporti della Conferenza delle Regioni e vice Presidente della Regione Campania Fulvio Bonavitacola ha convocato per la mattina di lunedì 31 una seduta della Commissione per definire una definitiva posizione comune fra gli assessori ai Trasporti delle Regioni.
Primi accordi. Stamane intanto la Conferenza Unificata ha licenziato in via definitiva il documento dell’Istituto superiore di Sanità e Inail sulla gestione di possibili casi di contagio nelle scuole mentre tra oggi e domani continua il confronto tecnico sul trasporto pubblico in vista della Conferenza Unificata di lunedì prossimo. “Bene l’accordo con le Regioni, ora avanti verso il 14 settembre”, ha commentato la ministra Azzolina. Positivo è considerato dalle Regioni l’orientamento del Comitato tecnico scientifico ad aumentare la capienza dei mezzi dall’attuale 50 al 75%, anche se la speranza dei governatori è che si possa arrivare all’80%. Anche in questa condizione comunque, ci saranno studenti che non troveranno spazio per andare a scuola su treni, bus e metro. In Lombardia, una stima è che dei 257 mila studenti delle superiori che usano i mezzi con la capienza all’80% comunque resteranno a piedi circa 77 mila, mentre con un riempimento al 60% (quello previsto dal Dpcm del 7 agosto) saranno 138mila. “Margini di flessibilità non ne abbiamo, quelli che avevamo li abbiamo messi in campo, non abbiamo mezzi disponibili, le corse hanno già un notevole livello di frequenza, e, oggettivamente, più di così non sarà fattibile”, ha detto preoccupato il sindaco di Milano, Giuseppe Sala. E la prima cittadina di Roma, Virginia Raggi ha chiesto ‘clemenza’: “Sicuramente la riapertura dell’anno scolastico creerà criticità, abbiamo su Roma 1.200 scuole. Stiamo tutti lavorando sulla concretezza e per prevenirle. Siate tutti più clementi, perché la volontà è reagire. Se ci saranno delle criticità si affronteranno”.
 
Docenti positivi. “Porteremo 70mila unità di personale scolastico in più e questa operazione la sta facendo soltanto l’Italia, nessun altro in Europa”. Lo h detto la ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, al Tg3, e rispondendo così alle polemiche sui “certificati di massa”, che da più parti sono stati prospettati. In alcune regioni, infatti, i test ai docenti stanno scoprendo non pochi positivi. 
“Temo ci sia un tentativo di screditare ancora una volta il mostro personale scolastico. Per l’esame di stato ci era stato detto che non avremmo trovato i commissari, ma non è accaduto. E’ chiaro che se ci fossero lavoratori a rischio dovremmo garantirli il più possibile. Non arriveranno certificati in massa, c’è una procedura specifica che coinvolge il medico”, ha ribadito la ministra.
Banchi. Oggi intanto sono stati consegnati 799 e 342 sedie a Codogno, Alzano e Nembro; da lunedì i banchi arriveranno a Bergamo, Brescia,Piacenza. “Un segnale per queste comunità e per la scuola italiana che si prepara a ripartire in presenza e in sicurezza”, ha scritto su Facebook la ministra Azzolina. E ha anche annunciato una campagna di sensibilizzazione sulla sicurezza che partirà da domani anche sui canali Rai. “Quest’anno la prima prova è la sicurezza!”, è lo slogan. La campagna di comunicazione è dedicata ai test sierologici per il personale della scuola che proseguirà fino al rientro in classe. Il test, ricorda la pagina informativa, è rivolto a tutto il personale docente e non docente che opera nei nidi, nelle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie del Sistema nazionale di istruzione e nei percorsi Iefp. Lo screening è gratuito e volontario. L’invito è alla massima collaborazione. 
I presidi. Proprio sui test oggi erano intervenuti alcuni presidi. A Roma, Frère Alessandro Cacciotti, direttore del Collegio San Giuseppe-Istituto de Merode, ha parlato all’Adnkronos di ”confusione totale legata ai test. Come, dove e quando li devono fare questi esami? Non si sa nulla, avevo sentito la Asl Roma1 tempo fa, poi mai più. Sono contrario anche ai sierologici facoltativi, dovrebbero essere obbligatori per tutti, compresi gli studenti. Alcuni ragazzi sono risultati positivi in giro per il mondo quest’estate e non è nemmeno prevista l’obbligatorietà per loro. Per fortuna, molti li stanno facendo per conto proprio a loro spese”. Nel corso della giornata, poi, lo stesso Cacciotti ha raccontato di aver ricevuto la telefonata che aspettava da parte della Asl di riferimento e di aver risolto il problema.
Attesa anche ai licei romani ‘Mameli’ e ‘Azzarita’ e al ‘Polo Tecnologico Economico’ di via Caposile, dove il preside di tutti e tre gli istituti, Roberto Gueli, ”attende la chiamata delle Asl.
Verranno infermieri qui e li faranno a docenti e personale. Noi stiamo facendo tutto il possibile per garantire il massimo della sicurezza entro il 14 settembre, in primis ai ragazzi. È la cosa più importante. Non c’è né ottimismo, né disfattismo. Vediamo quello che succede”.
Sulla stessa lunghezza d’onda il preside del liceo ‘Antonio Genovesi’ di Napoli, Vittorio Delle Donne, che spiega di ”aver comunicato a tutti i docenti la possibilità di eseguire i test” e che il ragionamento al momento è incentrato soprattutto sulla ”possibilità di ridurre e alleggerire la didattica in presenza a massimo 4 o 5 ore consecutive, perché è difficile immaginare che i ragazzi possano restare seduti 6 o 7 ore con la mascherina, o senza mascherina ma senza potersi muovere e indossandola appena si alzano”. “Noi poi abbiamo la fortuna – aggiunge Delle Donne- di stare nel centro storico di Napoli, quindi cercheremo di cadenzare tutta una serie di uscite che nel corso dell’anno preventiviamo sempre di fare”.

28 Agosto 2020
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