Maurizio Guandalini
5:19 am, 17 Giugno 20 calendario

Ma forse era meglio cancellare le imposte

Di: Redazione Metronews
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Noi vorremmo sapere, per andare dove dobbiamo andare, per dove dobbiamo andare? Sa, è una semplice informazione. Due conticini rapidi. Lo Stato spendi e spandi si deve dare una calmata con bonus, sovvenzioni, prestiti a fondo perduto, cassa integrazione. Che si ripetono, poi, nei comuni e nelle regioni.  Prebende che poggiano sul principio di dare soldi finché ce ne sarà bisogno. Chiudendo i mastrini dei profitti e perdite, teniamo la voragine che è un cratere. Mentre alla next generation sarà riservato l’arduo compito di saldare questi debiti. Che, a ora,  non danno segnali di rimettere in moto la macchina del Paese.
C’è attività di piccola impresa, dal ristorante, al bar, all’agriturismo, a quelli che girano intorno allo spettacolo, che richiedono un ciclo economico lungo, di mesi, per intravedere deboli inversioni di tendenza. Al posto dei 600 euro, il fisco avrebbe dovuto cancellare il pagamento delle imposte. A luglio si paga il 2019: dove troveranno i denari se per 6-7-8 mesi non ha lavorato? Ci sono imprese, medio grandi, che vanno rivoltate e sistemate da capo a piedi. Non sarà la cassa integrazione perpetua che risolve. Ce ne accorgeremo a settembre quando  arriverà l’onda della crisi internazionale, recettore del nostro export.
Due noterelle programmatiche di un piano industriale per l’Italia stilate da Palazzo Chigi ci farebbero comodo. Lufthansa compagnia aerea solida tedesca ha annunciato ventiseimila esuberi. Noi con Alitalia che facciamo? Sorprende il nostro atteggiamento schizzinoso (prendo i soldi e scappo, forse no, forse sì) verso il Mes, il Meccanismo europeo di stabilità che ha già attivato una linea di credito dedicata alla pandemia di 37 miliardi riservati all’Italia per spese sanitarie. Che stanno lì fermi, senza essere prelevati.  In attesa del Recovery Fund. 170 miliardi ipotetici. Di cui si parla. Ma di cash neppure l’ombra. In attesa di qualche briciolina dal 2021. E non per coprire il debito ma per investimenti. Di peso.
MAURIZIO GUANDALINI

17 Giugno 2020
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