Milano
4:32 pm, 8 Giugno 20 calendario

Test Diasorin “Uso illegittimo delle risorse”

Di: Redazione Metronews
condividi

MILANO. Nuova tegola su regione Lombardia. Il Tar ha infatti bocciato l’accordo tra l’ospedale San Matteo di Pavia e la società farmaceutica Diasorin per la validazione del test sierologico per la rilevazione della presenza di anticorpi per il coronavirus Sars-Cov-2, poi acquistato – senza gara – dal Pirellone. E a lungo utilizzato come unico test ammesso in Lombardia, con l’esclusione di tutti gli altri test prodotti da società concorrenti a Diasorin.
A presentare il ricorso, la società Technogenetics, la quale lamentava una lesione al diritto di concorrenza. Inoltre, sottolineava come, in base a quel contratto, il San Matteo avrebbe avuto royalties su ogni test Diasorin venduto nel mondo.
Oggi i giudici amministrativi hanno accolto ogni passaggio dell’atto preparato dagli avvocati di Technogentics, dichiarato che il contratto che legava San Matteo e Diasorin è nullo perché illegitimo. Non solo, il Tar ha usato la mano molto pesante: “La Fondazione San Matteo”, si legge in un passaggio della sentenza, “ha impegnato risorse pubbliche, materiali e immateriali, con modalità illegittime, sottraendole una parte alla loro destinazione indisponibile”, ovvero la cura della salute pubblica a cui è obbligata. Tanto che i giudici hanno inviato gli atti alla Corte dei Conti per un supposto danno erariale.
Dal canto suo, il Policlinico ha già annunciato che ricorrerà al Consiglio di Stato. Tuttavia, se la questione giuridica è ancora aperta, quella politica è rovente. Anche perché Regione Lombardia aveva acquistato ben 500 mila test Diasorin prima ancora che fossero validati dal Policlinico. Test che per altro a oggi ha usato solo in minima parte. Da qui le polemiche – già calde dopo lo scoop di Report che accusa Regione Lombardia di aver dato un appalto senza gara alla società della moglie e del cognato del presidente Attilio Fontana – sono diventate incandescenti.  
«Io non sono parte attiva della faccenda. Bisogna che si faccia la richiesta al San Matteo. Io so per certo che il San Matteo farà ricorso al Consiglio di Stato come è legittimo fare nel caso in cui non si ritenga che la decisione sia corretta», ha commentato a caldo Fontana.
Scatenate le opposizioni: «Da oggi, quando parliamo del modo in cui Regione Lombardia ha speso i soldi dei cittadini durante questa emergenza, non possiamo più dire che si è trattato di errori o che non si era a conoscenza di cosa stava accadendo», attacca il consigliere M5s Massimo De Rosa, tra i primi a denunciare le «gravi criticità» legate all’acquisto in affidamento diretto di 500 mila test sierologici Diasorin da parte della Regione Lombardia. «Il Tar – aggiunge – mette nero su bianco: “La fondazione ha impegnato risorse pubbliche materiali e immateriali con modalità illegittime sottraendole alla loro destinazione indisponibile”. Tradotto? L’accordo Diasorin-San Matteo decade perché Regione Lombardia ha sprecato soldi e risorse pubbliche. Il tutto mentre i parenti dei contagiati chiedevano tamponi senza ricevere risposta e il virus continuava a diffondersi incontrollato in Lombardia». 
«Già in passato avevamo sollevato dubbi circa l’accordo fra Diarorin e Policlinico San Matteo di Pavia, sui test sierologici, e oggi arriva la sentenza del Tar», aggiunge Silvia Roggiani, segretaria del Pd Milano. «Sull’affidamento adesso farà la dovuta luce la Corte dei Conti, quel che è certo, però, è che all’indomani del cosiddetto “caso camici – sui cui è necessario che Fontana chiarisca quanto prima – questa è l’ennesima ombra in una gestione fallimentare dell’emergenza sanitaria in Lombardia. Sulla questione screening siamo colpevolmente indietro nella nostra regione, quella che conta quasi l’80% dei contagi nazionali e la sola ancora priva di una vera strategia nel tracciamento del virus. Se la magistratura dovesse accertare eventuali opacità, e noi ci auguriamo davvero di no, sarebbe davvero grave e le dimissioni di questa giunta sarebbero dovute. Chiediamo al presidente Fontana di fare luce al più presto».

8 Giugno 2020
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Il giornale
Più letto del mondo