Alzheimer, la speranza viene da Aducanumab
USA Dopo un confronto con la Food and Drug Administration, Biogen prevede di richiedere l’approvazione regolatoria di Aducanumab, trattamento sperimentale per la malattia di Alzheimer in fase precoce. Lo studio ha dimostrato una significativa riduzione nel declino clinico, e i pazienti che hanno ricevuto Aducanumab hanno ottenuto significativi benefici nei parametri cognitivi e in funzioni come memoria, orientamento e linguaggio. Se approvato, Aducanumab diventerebbe la prima terapia autorizzata per ridurre il declino clinico nella malattia di Alzheimer e sarebbe anche il primo trattamento a dimostrare che la rimozione di beta-amiloide genera benefici clinici.
«Una speranza»
La decisione di presentare la richiesta di autorizzazione si basa su una nuova analisi su un set più ampio di dati: Aducanumab sarebbe farmacologicamente e clinicamente attivo, dimostrando un effetto dose-dipendente nel ridurre gli accumuli di proteina beta amiloide nel cervello e nel rallentare il declino clinico. «Di fronte a una patologia così devastante, che colpisce decine di milioni di persone del mondo, l’annuncio di oggi rappresenta davvero una speranza nella lotta contro la malattia di Alzheimer», ha commentato Michel Vounatsos, ad di Biogen. «Siamo fiduciosi di poter offrire ai pazienti la prima terapia che riduce il declino clinico» causato da Alzheimer.
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