Maurizio Guandalini
11:16 pm, 6 Novembre 17 calendario

Andremo al voto con un carrozzone

Di: Redazione Metronews
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Cercasi motivazioni per chi non si reca al voto. L’astensionismo monta perché i cittadini sono in stallo.  I risultati eclatanti della destra estrema a Ostia confermano, ad esempio, che sull’immigrazione si fanno molte chiacchiere. E pochi fatti.  Tanti di quei voti sono dei ceti popolari. Non ci interessa, qui,  lanciare allarmi per la democrazia. Registriamo che il malcontento non sosta solo nei pressi dei grillini. E neppure nel rinato centrodestra. I risultati della Sicilia corrono sugli stessi binari. Ora le grane sono per chi governerà quell’isola. La cattiva gestione è la dote. Poi, il tempo accomoda. Rende mansueti pure i governanti di belle speranze. Come i 5 stelle che stanno brindando per lo scampato pericolo, cioè hanno evitato di ripetere i flop di Roma e Torino.  Le promesse elettorali si diluiranno.  Un condono di qua, una prebenda di là.  E quando i bilanci sono lì lì da esplodere, si telefona a Roma. Per chiedere altri soldi. 
E’ l’autonomia siciliana alla quale nessun partito, di alcun colore, ha tentato di mettere un freno. Ci vorrebbe un commissario prefettizio a vita. L’Italia del 2017 che vorrebbe integrare i migranti è ancora questa. Non è integrata per gli italiani, figurarsi declamare sforzi titanici per gli extra muro. Andremo al voto nella primavera 2018 con un carrozzone malconcio. A sinistra-sinistra è sindrome ‘tafazzi’.  Ora reciteranno il rosario contro il capro espiatorio Renzi.  Ma sì sa, è un ‘mondo difficile’. Malgrado l’aria di montagna, nel centrodestra rinfrancato,  Meloni e  Salvini lavoreranno  sul bottino di voti di Berlusconi. E per finire i 5 Stelle. Che hanno paura di  vincere da soli.  In cuor loro sperano in un accordo con Salvini. Anche se il leader, Napoleone-Di Maio si è montato la testa e fa confronti tv solo con chi è alla sua altezza. Non sa che gli elettori non voteranno il premier (e nemmeno il leader della coalizione).  Varrà il principio, non scritto, che il partito che piglia più voti indica il Presidente del Consiglio.

6 Novembre 2017
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