Maurizio Guandalini
6:30 am, 29 Giugno 17 calendario

Migranti, l’Europa latita Il governo agisca

Di: Redazione Metronews
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L’OPINIONE Fatti una domanda e datti una risposta. Remember Gentiloni, sui migranti:  l’Unione ha intenzione di lasciarci soli? Ha incontrato Juncker, il capo Commissione europea,  baci e abbracci, solidarietà, sei forte Paolo, l’Italia è una roccia, andate avanti così, gli hanno detto al premier italiano. In coro.  Buggerato. Ingannato. Migranti a Bruxelles non si traduce.  Eh già, siamo ancora qua. Punto e a capo. Boom di sbarchi nei porti italiani (gli arrivi sono un +30% rispetto al 2016). Una situazione che sta precipitando. Il mantra salviniano ha avuto effetto sul risultato elettorale delle amministrative. Un giovane Sindaco alla guida di una comunità di ventimila abitanti mi raccontava che i profughi che ospita (sono 2800 i comuni che accolgono) fanno lavoro volontario in due squadre di operai del comune. L’amministratore, però, si chiedeva se ci sono cambi di rotta del Governo nella gestione dei migranti. Perché ha riscontrato che è poco il tempo per costruire percorsi di integrazione solidi. Infatti solo il 15% riceve lo stato di profugo, molti nuovi arrivi non scappano né da guerra, né da fame ma semplicemente cercano una vita migliore. 
C’è una regia? E’ in questa landa desertica di silenzi che fertilizzano gli arruffapopolo. Serve poco il buffetto del claudicante Juncker. C’è un programma di ‘svecchiamento’ dell’Europa? C’è disponibilità di lavoro, pensioni,  case? Due giorni fa sul campanile della Chiesa di Suzzara, in provincia di Mantova, un pakistano di 32 anni è salito in cima minacciando di buttarsi. Chiedeva permesso di soggiorno, casa e lavoro. Guardando al domani, il ministro dell’Interno, Minniti, intende  procedere a forza di finanziamenti (150 milioni di euro nel 2018) ai comuni che intendono ospitare i migranti? Il blocco delle navi straniere è ancora poca roba. Il resto funziona come agli inizi. Malavoglia i comuni aprono ai migranti e finisce lì. In un binario morto. E dopo?  Palazzo Chigi faccia da sé perché se aspetta uno straccio di dispaccio di azione comune non credo si andrà oltre i buoni propositi o agli intenti dei comunicati ufficiali. La preoccupazione sul tema è infuocata. Non colta fino in fondo. I sondaggi, in contro tendenza rispetto al passato, segnano l’ostilità crescente allo Ius soli, la cittadinanza data a chi è nato in Italia. Il pericolo attentati ha fatto il resto. Così mentre noi dissertiamo delle bici con le ruote quadrate in Georgia vince il candidato di quel Trump, contro gli immigrati, con il Muslim Ban, il divieto all’ingresso di cittadini musulmani, legittimato a pieno titolo. E questo per dire l’aria che tira.
MAURIZIO GUANDALINI
Economista e giornalista – Fondazione Istud

29 Giugno 2017
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