Maurizio Guandalini
8:38 pm, 30 Maggio 17 calendario

Ma ora basta sudditanza

Di: Redazione Metronews
condividi

Do you know bagnomaria? Aborro, direbbero i master chef. Perché sono cotture  lente. Controllate. Da usare solo in pasticceria. L’Italia è a bagnomaria. Urge uscire da questo stato. Per ritrovare sapidità. E c’entra poco, o nulla, la storia del pericolo spread in caso di elezioni a breve. Nemmeno il crash conti pubblici o la speculazione spaventa. Chi lo dice fa terrorismo psicologico. Gioca col fuoco. Alimenta il fantasma, perché gli serve. C’è voluto il commissario europeo Moscovici a tranquillizzare. Il voto non è un problema, ha detto. Meno sudditanza alla paura. L’unico modo per togliercela davanti è camminare a testa alta. Come nulla fosse. Tassi all’insù, speculazione, mercati, si agitano un po’ ma poi capiranno che è meglio una soluzione chiara, elezioni subito, piuttosto che star lì a vivacchiare come stiamo facendo da dopo il referendum del 4 dicembre.
 
Stupiscono le parole  dei cosiddetti tecnici in politica. Il Ministro dell’Economia Padoan  ha l’ardore di affermare “che sotto ciclo elettorale è molto difficile fare cambiamenti”. Vuole forse raccontarci che in due o tre mesi riuscirebbe fare le riforme che stiamo aspettando da sempre? E’ la sindrome di Napoleone. L’unico gigante buono da temere è la Banca Centrale Europea. Se Mario Draghi chiude il rubinetto degli acquisti dei titoli di Stato dormiremo sonni meno tranquilli perché il peso del debito pubblico italiano è marmo di Carrara. Ma dovremo abituarci. Non si potrà andare avanti all’infinito. E’ lugubre, oggi, vedere il nostro paese a sovranità limitata. Solo noi, poi. Perché non possiamo decidere quando andare a votare? Ma vi pare possibile una strisciata così viscida? Prendiamo maggiore coscienza, ispiriamoci al coraggio infrangibile delle persone semplici, futurizzava il trasvolatore Italo Balbo. Comportiamoci da gente con il pelo sullo stomaco e non facciamoci prendere dalla fifa fuggendo dagli investimenti o nascondendo i soldi sotto il materasso. E’ questo modo di fare dimesso che crea speculazione e spread alto. Perché farcela sotto quando abbiamo un patrimonio immobiliare che vale quattro volte il Pil e il risparmio privato che è il doppio del debito pubblico? La politica deve avere il diritto e il tempo di trovare e sperimentare soluzioni. Il Belgio privo di governo per 541 giorni ha veleggiato in economia. La Spagna senza esecutivo per un anno ha fatto le migliori performance. L’Italia ha un Parlamento che fa parte di un’altra era storica e quindi deve legittimare nuove leadership. Giusto in tempo per evitare la minacciata discesa in politica di Flavio Insinna. Speriamo  sia un pacco.
MAURIZIO GUANDALINI
Giornalista ed economista

30 Maggio 2017
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Il giornale
Più letto del mondo