TONY SACCUCCI
5:11 pm, 30 Novembre 16 calendario

Fidel, la storia e il 4 dicembre

Di: Redazione Metronews
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A proposito di Fidel Castro, Obama ha scritto che «la storia giudicherà l’enorme impatto di questa singolare figura sulla gente e sul mondo attorno a lui». La storia giudicherà, dice lui. Ma la storia non è un’astrazione. E non è neutra. Sono sempre gli uomini a giudicare, e a fare la storia. Anzi, la storia è proprio la risultante, l’impasto di quei giudizi. 
La storia è solo storia contemporanea, e la storia contemporanea è politica. La storia è politica. Dunque, sarà sempre e soltanto la politica a giudicare Fidel Castro. E la politica ha bisogno di radicalità, di buono e di cattivo, di giusto e di ingiusto. 
I politici si trincerano dietro l’illusione del giudizio storico per nascondere la propria, inevitabile, parzialità.Questo discorso vale anche per la Costituzione. Perché le costituzioni cambiano e vengono giudicate da quegli stessi uomini che le cambiano o che combattono il cambiamento. Questo attuale, italico accapigliarsi sulla validità di una costituzione rispetto a un’altra manca di una consapevolezza di fondo: le costituzioni sono sempre e comunque il frutto di un grado di maturazione di un popolo. Non esiste una costituzione buona che faccia diventare tale un popolo cattivo. E un popolo buono resta tale anche se a un certo punto gli si impone una costituzione cattiva. Perché quel popolo, a un certo punto, cambierà quella costituzione che ritiene cattiva e ne scriverà una buona. Ci sono regole costituzionali inglesi che manco sono scritte talmente sono radicate. 
Dunque, direi di smetterla di recitare rosari laici, dall’una e dall’altra parte. Per migliorarci come popolo dobbiamo partire da noi stessi, magari proprio dai milioni di post su Facebook. Cominciando a ragionare proprio dal social più diffuso sul fatto che non sarà un Sì o un No a farci diventare dei cittadini modello o dei barbari da un giorno all’altro. Non ci sarà una repentina metamorfosi nella notte tra il 4 e il 5 dicembre. Non sarà un’epifania, quella notte. Quando si parla di questo referendum, dovremmo ascoltare solo opinioni che non siano inferiori alle 2000 battute. Più meno come questo articolo. E se siete arrivati fin qui a leggere, comunque voterete, potreste mettere il vostro mattone per migliorare questo Paese. A partire proprio dal 5 dicembre. Qualunque sia il risultato.
 

30 Novembre 2016
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