Scuola
8:41 pm, 27 Ottobre 15 calendario

La ricchezza dell’Erasmus vissuto come docente

Di: Redazione Metronews
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SCUOLA A distanza di 11 anni, mi ritrovo a partire per il progetto Erasmus: nel 1994 come studentessa universitaria, esperienza di 9 mesi a Canterbury, in Inghilterra. Oggi come docente di inglese, per trascorrere 8 giorni a Saragozza, in Spagna, con il progetto “job shadowing” di Erasmus+. Indubbiamente, la precedente esperienza mi ha regalato una visione europea, e la voglia di varcare i confini e misurarmi con altre realtà. Uno studente che parte con il progetto Erasmus torna con un bagaglio di esperienze, competenze e relazioni che va ben oltre l’apprendimento di una lingua, soprattutto sente di avere  un’identità veramente europea.
Il privilegio di relazionarsi
Cosa ho imparato da questa esperienza come docente? Innanzitutto ho avuto l’occasione (un vero privilegio) di osservare altri colleghi, il loro modo di relazionarsi con gli alunni, di presentare la propria materia, di usare gli strumenti tecnologici a loro disposizione. Inoltre, ho avuto l’occasione di vedere come funziona una scuola spagnola: a che ora iniziano le lezioni? Quanto dura l’intervallo? Come vengono valutati gli alunni? Quante riunioni per materia si fanno durante l’anno? Infine, ho potuto osservare le dinamiche di classe, notare similitudini e differenze con la nostra realtà.
Un tesoro di buone pratiche
Questa osservazione, insieme allo scambio di esperienze con i colleghi spagnoli, mi permette di fare tesoro delle buone pratiche che possono essere riproducibili nella mia scuola: condividerò infatti la mia esperienza in modo che lo scambio di idee, e di materiali, arricchisca anche i miei colleghi. Ma l’esperienza di Erasmus può essere anche un punto di partenza per altri progetti: insieme ad una collega spagnola abbiamo infatti deciso di iniziare uno student exchange il prossimo anno, in modo da allargare l’esperienza ai nostri alunni, e far sì che migliorino la conoscenza della lingua straniera, ma soprattutto si mettano nei “panni altrui” per fare esperienza di vita in un paese europeo diverso dal proprio. Confrontarsi con altre realtà permette una vera autocritica, ma soprattutto apre la mente, dà opportunità di apprendimento, crescita, e confronto con il diverso, e questo è importante sia come giovane studente che come insegnante adulto.
LAURA LINZITTO

27 Ottobre 2015
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