Il buon Natale si vede dalla prima colazione
BENESSERE Un Natale senza chili di troppo. Un’utopia? Sicuramente un (buon) proposito che molti vorrebbero mettere in pratica ma che, una volta seduti a tavola per pranzi e cenoni più o meno luculliani, dimenticano. Eppure quello che sembra essere impossibile può diventare realtà, almeno in parte. Il segreto per non ingrassare esiste. La parola d’ordine è: depurare. Almeno una settimana prima dell’appuntamento con cappone e panettone i nutrizionisti consigliano un vero e proprio lavaggio dell’organismo che, alleggerito delle scorie, arriverà con un carico minore ad affrontare i piatti natalizi. Per farlo bisogna mangiare due volte al giorno almeno due porzioni abbondanti di verdura cotta al vapore o di zuppe e poi bere tantissima acqua. Secondo passo: non saltare mai la colazione. E non seguire il cattivo esempio di quei 10 milioni di italiani (il 21% della popolazione), con punte del 34% tra i giovani, che invece la elimineranno o la ridurranno drasticamente. Come emerge dalla ricerca “Colazione di Natale” realizzata dall’Osservatorio Doxa/Aidepi “Io comincio bene” ideato per monitorare uno dei momenti chiave dell’alimentazione quotidiana. Una tendenza preoccupante da contrastare, come sottolinea la biologa nutrizionista Valeria del Balzo: «Dopo il digiuno notturno è fondamentale reintrodurre energia con dosi di zuccheri, proteine, minerali e vitamine necessarie per consentire all’organismo di svolgere attività motorie, carburare e migliorare la performance cognitiva. Ed è ancora più importante farlo nel periodo delle feste perché aiuta a equilibrare gli altri pasti della giornata e impedire di arrivare troppo affamati a quelli successivi. Cereali, latte scremato, fette biscottate integrali e un frutto, senza biscotti o dolciumi, rimangono gli ingredienti consigliati tutto l’anno.
Limitare i danni
Nel preparare i dolci natalizi sarebbe preferibile optare per ingredienti meno calorici sostituendo: la farina bianca con l’integrale, il burro con la margarina, lo zucchero con il miele. Utile uno spruzzatore d’olio, utensile che riduce le quantità del liquido usato per cucinare.
LUISA MOSELLO
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