L’efficienza energetica vale una bella sferzata al Pil
RICERCHE Il patrimonio edilizio italiano è fortemente energivoro ma, con interventi di efficientamento energetico, potrebbero essere risparmiati 92 TWh di energia e potrebbe essere generato un giro d’affari stimato di 7,4 miliardi. Il patrimonio edilizio nel nostro Paese e’ composto da 13,7 milioni di edifici (12,1 milioni adibiti a uso residenziale e 1,6 milioni a uso non residenziale) e il 70%, costruito prima che venisse introdotta qualsiasi norma sull’efficienza energetica in edilizia, genera da solo il 36% dei consumi energetici complessivi italiani. Dunque il fabbisogno energetico medio degli edifici del nostro Paese è di ben 180 kWh/m2, contro un fabbisogno medio di 160 kWh/m2 della Spagna e di 150 kWh/m2 della Francia.
Sono questi alcuni dei dati emersi durante un convegno al Politecnico di Milano Bovisa, organizzato da Mce-Mostra convegno expocomfort. L’Italia e’ al 1° posto in Europa nella classifica delle emissioni medie di Co2 da edifici. Un “primato” che conferma la necessita’ di interventi. Che potrebbero incrementare il Pil tra il 2 e il 4% l’occupazione di ben 460 mila posti di lavoro entro il 2020.
Peso del residenziale: altri dati dal convegno.
• I 92 TWh che si potrebbero risparmiare corrispondono a quasi un terzo del consumo elettrico annuo italiano.
• Il risparmio di energia termica avrebbe impatto specie nel residenziale: 47 TWh sui 75 totali preventivati.
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