CONTRO L URUGUAY UNA SFIDA DA PAURA
Calcio Prandelli tesissimo (“Gara più importante della mia carriera”) tiene tutti sulla corda ma pensa al 3-5-2
Se il buongiorno si vede dal mattino…. Mai visto un Cesare Prandelli così teso prima di un match («È la vigilia della gara più importante della mia carriera»). Come dargli torto. Insomma sull’Arenas Das Dunas, regione del Natal nubi nere cariche di pioggia (vera) e di sensazioni non proprio positive. L’Uruguay fa paura. Giusto temerlo perchè è un avversario tosto, innervato da campioni come Suarez («Sono in forma perfetta») e Cavani e con una tradizione calcistica incredibile: due Mondiali, nel 1930 in casa e nel 1950 (è storia arcinota), qui in Brasile contro la Seleçao. Poi 15 Copa America (gli Europei sudamericani), insomma un avversario tosto, rognoso, volitivo. Però forse l’Italia dovrebbe temere più se stessa, vista la rapida diffusione del virus della tremarella nell’ambiente azzurro e il continuo lamentarsi delle condizioni climatiche, del caldo killer come ha ribadito ancora una volta ieri Andrea Pirlo: «Tutti quelli che hanno giocato a Recife hanno avuto gli stessi nostri problemi: ci sono due Mondiali diversi, uno al nord e uno al sud. Di sicuro il fattore climatico è importante quando affronti squadre più abituate e giocare a certe condizioni». Il regista della Juventus e della Nazionale ha poi corretto leggermente il tiro: «Ma al Mondiale le difficoltà sono per tutti». Così il n° 10 sul match contro l’Uruguay: «Questa gara è paragonabile ad una semifinale o a una finale Mondiale, c’è la stessa tensione e lo stesso entusiasmo ma abbiamo una grande convinzione e faremo una gara importante». Speriamo.
I probabili undici
In campo, salvo ripensamenti dell’ultimo minuto, difesa con in porta Buffone e il trio bianconero Barzagli-Bonucci-Chiellini, a sinistra De Sciglio, a destra Darmian, in mezzo Verratti, Pirlo e Marchisio. In attacco Mario Balotelli dovrebbe fare coppia con Immobile. Una conferma indiretta viene proprio da Prandelli: «Immobile in coppia con Balotelli? Non ho mai detto che non possono giocare insieme. Se si dovesse decidere di giocare con due attaccanti si deve modificare qualcosa. Abbiamo dei pensieri ma non sono ufficiali. Voglio tenere tutti sulla corda». Infine la parola a una vecchia conoscenza Alvaro Recoba: «Italia Uruguay è la gara della morte, il peggio che potesse capitare a entrambe le squadre». Speriamo che il Chino si sbagli.
(Cosimo Croce)
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