Oggi il Bonus Day dalla casa alle vacanze

ROMA Alla fine è arrivato il “Bonus Day”, primo giorno di luglio, che ha visto convergere e sovrapporsi le date di avvio di diversi interventi governativi con importanti novità per i lavoratori e per i contribuenti italiani, originati dai decreti che sono stati approvati durante l’emergenza Coronavirus. Il più diretto è il taglio del cuneo fiscale con gli aumenti in busta paga, previsto dall’ultima legge di Bilancio: per i dipendenti con reddito da 8.174 a 26.600 il bonus da 80 euro passa a 100; per i lavoratori con reddito da 26.600 e 28 mila euro è previsto un aumento in busta paga di 100 euro; mentre per quelli tra 28 mila e 40 mila euro il taglio del cuneo si configura come una detrazione decrescente fino ad esaurimento.
Dettagli da definire
Sempre da oggi entrano in vigore anche l’ecobonus e il sisma bonus al 110%: un maxi credito di imposta per risollevare l’economia guardando al green e alla sicurezza introdotto nel decreto Rilancio. Il bonus – ancora da deinire nei dettagli – permette gli interventi con un miglioramento della classe energetica e di riduzione del rischio sismico praticamente gratis grazie al meccanismo dello sconto in fattura e della cessione del credito. Un emendamento in Parlamento mira ad includere anche le seconde case, che in una prima fase erano state escluse.
Turismo con l’app
Via libera anche al bonus vacanze fino a 500 euro. Potranno ottenerlo i nuclei familiari con Isee fino a 40.000 euro ed è valido dal momento della presentazione e fino al 31 dicembre. L’importo del bonus sarà modulato secondo la numerosità del nucleo familiare: 500 euro per quelli composti da tre o più persone; 300 euro da due persone e 150 euro da una persona.
Ma con il primo luglio non scattano solo i bonus. Da oggi entra in vigore, come stabilito dal decreto fiscale collegato alla legge di bilancio, il nuovo limite per l’uso dei contanti che passa da 3.000 a 2.000 euro. In realtà un altro bonus c’è: è quello sui pagamenti elettronici, a favore di esercenti e professionisti: un credito d’imposta pari al 30% delle commissioni addebitate per le transazioni con carte di debito, di credito, prepagate o altri strumenti elettronici tracciabili.
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