Bankitalia
10:41 am, 11 Giugno 20 calendario

Strigliata alle banche che ritardano i prestiti

Di: Redazione Metronews
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Strigliata di Bankitalia alle banche che sono in ritardo sul fronte dell’erogazione dei prestiti alle imprese. Palazzo Koch ha inviato una lettera agli istituti ‘ritardatari’ in cui chiede spiegazioni sui motivi all’origine della lentezza e di “attivarsi rapidamente” per rimuovere eventuali cause di ritardo “imputabili a loro carenze”. Lo ha riferito il capo del Dipartimento Vigilanza bancaria e finanziaria della Banca d’Italia, Paolo Angelini, che nel corso di un’audizione davanti alla Commissione parlamentare d’inchiesta sulle banche ha rimarcato: “La rapidità dei prestiti è sacrosanta”.
    Angelini ha anche osservato che l’ampliamento del ricorso all’autocertificazione da parte dei clienti che richiedono i prestiti garantiti, contenuto nell’emendamento approvato dal Parlamento al decreto liquidità, “dovrebbe contribuire a snellire il processo”. I dati raccolti da Bankitalia evidenziano comunque nel complesso “un rapido miglioramento” dei tempi di effettiva erogazione dei crediti garantiti da parte delle banche rispetto alle domande dei clienti “ma confermano l’eterogeneità” fra i diversi istituti di credito e segnalano che al momento questa “non si sta attenuando”. Ecco di seguito i principali argomenti toccati dal dirigente di Bankitalia nella sua relazione di sette capitoli. 
Lettera. L’analisi di Bankitalia evidenzia come i ritardi nell’erogazione dei prestiti garantiti “non siano riconducibili a caratteristiche strutturali degli intermediari”, ha spiegato, ma potrebbero “riflettere fattori idiosincratici e temporanei, connessi con le difficoltà discusse nel paragrafo precedente. Per approfondire questo tema abbiamo appena inviato una comunicazione a un gruppo di banche che presentano un numero di erogazioni in rapporto alle richieste ricevute inferiore al valore mediano del sistema. Nella lettera chiediamo a questi intermediari informazioni sulle cause dei ritardi e, pur sottolineando la loro piena autonomia nella decisione di concedere o meno i finanziamenti, richiediamo loro di attivarsi rapidamente per rimuovere eventuali cause di ritardo imputabili a loro carenze”. Dalle prime evidenze, spiega il capo del Dipartimento Vigilanza bancaria e finanziaria, i ritardi «non sono legati al capitale o alla liquidità» delle banche ma a una serie di fattori temporanei quali l’organizzazione, l’elevato numero di domande, le norme e le difficoltà della pandemia.
Autocertificazione. Angelini ha quindi aggiunto che l’ampliamento del ricorso all’autocertificazione da parte dei clienti che richiedono i prestiti garantiti, contenuto nell’emendamento approvato dal Parlamento al decreto liquidità appare “condivisibile” e “dovrebbe contribuire a snellire il processo, e limitare gli ambiti di discrezionalità delle banche in materia di valutazione del merito di credito per i finanziamenti”. Tuttavia, come nella formulazione originaria, “la legge non chiarisce se la valutazione del merito di credito possa esaurirsi nella verifica formale dei soli requisiti per l’accesso al credito previsti dalla legge stessa. È dunque presumibile che un certo grado di eterogeneità dei comportamenti potrà rimanere”. Nel complesso in Italia, nel bimestre marzo-aprile sono stati erogati alle imprese “crediti per 22 miliardi, a fronte di 27 in Germania, 59 in Francia e 35 in Spagna”, ha detto Angelini in audizione. “Per il settore delle famiglie, al contrario – ha chiarito – nel bimestre marzo-aprile si è registrata, sia in Italia sia nel complesso dell’area, una contrazione del credito, coerentemente con la contrazione del clima di fiducia, dei consumi e delle transazioni sul mercato degli immobili”. 

11 Giugno 2020
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