il virus cinese
10:05 pm, 3 Febbraio 20 calendario

Italiani e cinesi quarantena sotto esame

Di: Redazione Metronews
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Sono rientrati e resteranno in isolamento alla Cecchignola per 14 giorni i 56 italiani rimasti bloccati nelle aree cinesi messe in quarantena per l’epidemia da coronavirus, che ha ucciso finora 360 persone, più di quanto fece la Sars, 349 vittime tra il 2002 e il 2003. I pazienti guariti, però, sono più numerosi: in Cina sono 530, stando all’ultimo bollettino di ieri. A Wuhan è rimasto un connazionale 17enne perché ha la febbre, come prevede il protocollo delle autorità locali. Nessuno degli italiani rientrati mostra sintomi del corona virus, ma ci sarà comunque una rigida quarantena. Intanto è in gravi condizioni ma è risultato negativo al coronavirus l’irlandese ricoverato allo Spallanzani di Roma proveniente dalla nave da crociera attraccata a Civitavecchia. Allo Spallanzani si è recato in visita il premier Giuseppe Conte, anche per complimentarsi con le ricercatrici che hanno isolato il virus.
In Italia i governatori di Veneto, Lombardia, Friuli e Trento hanno chiesto che i bambini provenienti dalla Cina siano sottoposti a quarantena precauzionale, mentre l’Iss ha risposto ribadendo l’efficacia delle misure attualmente in essere nelle scuole, ribadendo che per altro la trasmissione del virus da persone senza sintomi è molto rara. Intanto l’Enac ha riattivato la possibilità di  voli cargo merci tra Italia e Cina.
Intanto la Cina ha fatto sapere di avere urgente bisogno di mascherine sanitarie, tute protettive e occhiali di sicurezza, e la Ue ha spedito 12 tonnellate di materiale protettivo. Il Vaticano ha spedito 700 mila mascherine.  
Il presidente cinese Xi ha assicurato che il contenimento dell’epidemia è il compito più urgente, ma intanto Pechino attacca gli Usa, sostenendo che la reazione «eccessiva» di Washington all’epidemia «crea e diffonde« la paura. 
A Wuhan, la città della Cina centrale dove si è diffusa l’epidemia, l’esercito ha preso il controllo della consegna dei beni essenziali necessari: è stato creato un team logistico, composto da truppe con base nell’Hubei, che hanno consegnato 200 tonnellate di rifornimenti ai supermercati, utilizzando 50 camion militari.   
Per l’Italia è stata un giornata di riunioni. A Palazzo Chigi Conte e il ministro della Salute Speranza hanno riunito attorno a un tavolo gli esponenti di tutti i partiti per creare un clima di unità attorno all’emergenza e raccogliere i suggerimenti per fare fronte alle ripercussioni sociali ed economiche legate al virus.

3 Febbraio 2020
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