il virus cinese
9:07 pm, 30 Gennaio 20 calendario

Virus, odissea sulla nave poi l’allarme rientra

Di: Redazione Metronews
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CIVITAVECCHIA La vacanza in crociera si è trasformata in un incubo per gli oltre 6.000 passeggeri della nave Costa Smeralda, che è stata bloccata ieri per tutta la giornata nel porto di Civitavecchia dopo che una donna cinese di 54 anni che era a bordo aveva evidenziato la presenza di febbre. Subito è stata messa in isolamento e sono stati attivati i controlli. Solo a tarda sera, però, l’Istituto nazionale per le malattie infettive “Spallanzani” di Roma ha fatto rientrare l’allarme, dando notizia dei risultati negativi dei test eseguiti sui due passeggeri cinesi (oltre la donna è stato sottoposto ad analisi anche il marito). I due, originari di Macao, erano arrivati a Milano Malpensa con un volo da Hong Kong il 25 gennaio scorso e si erano imbarcati mercoledì sera al porto di Savona sulla nave da crociera. Sulla Costa Smeralda diversi passeggeri hanno denunciato di essere stati lasciati senza alcuna informazione su quanto stava avvenendo. Mentre a terra si svolgeva un braccio di ferro, con il sindaco di Civitavecchia assolutamente contrario allo sbarco.
Iss: «Possibile in Italia»
Il ministro della Salute, Roberto Speranza, nel corso di un’informativa urgente alla Camera sulle iniziative per contrastare la diffusione del coronavirus ha ribadito che «il nuovo virus, pur essendo per il momento classificato come di tipo B quanto a pericolosità (al pari di  quelli della Sars, dell’Aids e della Polio), viene gestito come se  fosse appartenente alla classe A (la stessa del colera e della peste)». Quanto alla possibilità che in Italia si possa manifestare la malattia, il presidente dell’Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro, ha spiegato che «non si può escludere un futuro caso italiano. Noi lo riteniamo possibile. La sintomatologia è la stessa dell’influenza stagionale che sta per raggiungere il picco – ha aggiunto – ed è per questo che ci sono segnalazioni di casi sospetti».
Oms: Emergenza globale
Ieri l’Oms ha dichiarato «l’emergenza globale». Intanto per gli italiani che stanno per essere rimpatriati dalla Cina si pensa ad una quarantena nella cittadella militare romana della Cecchignola. Continua a salire il numero di morti e contagiati. È di 170 vittime e 7.736 infettati, di cui 1.239 in gravi condizioni, il bilancio  in Cina del nuovo coronavirus che si è ormai esteso a tutte le province. Sul totale dei morti, 162 sono stati registrati nella provincia di Hubei. I casi registrati all’estero sono invece una settantina, distribuiti in una ventina di Paesi, con la trasmissione del virus da persona a persona registrata in Giappone, Germania, Taiwan e Vietnam. E ieri è arrivata la conferma di nuovi casi in India e Filippine. La Russia ha sospeso l’emissione di visti elettronici ai cittadini cinesi e chiuso la frontiera con la Cina nell’Estremo Oriente.
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30 Gennaio 2020
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