Giappone
12:01 am, 30 Aprile 19 calendario

Finisce l’era Akihito L’imperatore abdica

Di: Redazione Metronews
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Akihito lascia il timone. L’abdicazione dell’imperatore del Giappone segna oggi la fine di un’era durata 30 anni, aprendone una nuova di ordine e armonia chiamata Reiwa. Akihito è il primo imperatore a lasciare il trono dal 1817. Inoltre per la prima volta la cerimonia di abdicazione avverrà secondo regole stabilite dalla Costituzione. Così ha deciso il governo di Tokyo che nei giorni scorsi ha approvato una normativa ad hoc.
Il rito.    Akihito è salito al trono nel 1989 alla morte del padre Hirohito, che portò il Paese alla disfatta nella Seconda guerra mondiale e lo traghettò nella modernità nei decenni successivi. La sua abdicazione giunge a meno di tre anni dal messaggio televisivo in cui aveva espresso la volontà di rinunciare al trono, citando le difficoltà a svolgere il suo ruolo a causa dell’età avanzata.    Secondo il programma ufficiale, la prima funzione ‘Taiirei-Seiden-no-gi’ – cerimonia di abdicazione di sua maestà l’imperatore – durerà soltanto 10 minuti, inizierà alle ore 17 e si svolgerà nel “Matsu-no-Ma” (la Camera di pino), sala da 370 metri quadrati l’unica con i pavimenti in legno (alberi di zelkova giapponesi) e la più elegante del Palazzo imperiale. Al rito prenderanno parte 338 dignitari, incluse le alte cariche del potere legislativo, esecutivo e giudiziario inGiappone, e i ministri dell’esecutivo. Nel corso della funzione il premier, Shinzo Abe, annuncerà l’abdicazione del sovrano in base alla legge speciale approvata nel giugno 2017, e ringrazierà pubblicamente Akihito a nome del popolo giapponese. A quel punto l’imperatore uscente farà l’ultimo discorso nell’esercizio delle sue funzioni. Il figlio primogenito e principe della corona, Naruhito, 59 anni, ascenderà al trono il giorno successivo, dando il via alla nuova era chiamata ‘Reiwa’.
Ultimo impegno.  Prima di vedere definitivamente tramontata la sua era, l’85enne Akihito si è detto “fortunato di aver potuto compiere i miei doveri con il sostegno e la solidarietà del popolo giapponese, un ricordo indelebile”. Giovedì scorso l’imperatore ha adempiuto al suo ultimo impegno ufficiale, presenziando con la consorte, l’imperatrice Michiko, ad una cerimonia organizzata a Tokyo dall’Ufficio di Gabinetto, che ha riconosciuto i meriti di Akihito nella riforestazione e la ricerca sulla botanica, assegnandogli il premio Midori, in anticipazione della festività nazionale del verde.     Quella che si concluderà il 30 aprile è l’era Heisei, che significa “raggiungere la pace”, inaugurata l’8 gennaio 1989. Prima di Akihito ha regnato l’imperatore Hirohito con l’era ‘Showa’ (pace e armonia), a partire dal 1926, in precedenza la Taisho dell’imperatore Yoshihito dal 1912, mentre prima ancora c’è stata l’era Meiji dell’imperatore Mutsuhito, in vigore dal 1867. Il trono del Crisantemo in Giappone è la più antica monarchia ereditaria esistente al mondo senza aver subito interruzioni, fondata nel 660 a.C. da Jinmu.

30 Aprile 2019
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