La Maratona di Roma e il rinnovamento mancato
MARATONA Fra un mese si correrà a Roma la prima edizione “rinnovata” della Maratona che si svolge in città dal lontano 1995, quando attirava i grandi nomi dell’atletica mondiale e il gotha degli esperti. A sindaco della città si era da poco installato Francesco Rutelli che l’aveva sostenuta. Sei mesi fa, con una decisione controversa ma coraggiosa, la Sindaca Raggi l’ha “messa a bando”, a partecipare al quale si sono precipitati consorzi e società “forestiere” che dal 2020 potrebbero creare l’imbarazzante situazione di una Maratona romana organizzata da quelle concorrenti, anche straniere. Nel frattempo il 7 aprile, ancora una volta correremo nello stesso giorno delle maratone di Milano e Parigi. Di sicuro è un pasticcio; un “rinnovamento” mancato che avrebbe avuto bisogno di approfondito confronto con le realtà atletiche romane. Noi lo avevamo suggerito prima di essere presi a pesci in faccia dagli amministratori comunali delegati alla questione, che non hanno voluto tener conto dell’esperienza di chi, come il sottoscritto, questa Maratona venticinque anni fa l’aveva ideata, inventata e per alcuni anni diretta, facendo sognare la Capitale, l’Italia, gli appassionati di podismo e preoccupare un mostro sacro come New York.
UMBERTO SILVESTRI
(Fondatore e già Presidente della Roma City Marathon)
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