Cinema/McQueen
8:30 am, 28 Febbraio 19 calendario

Alexander McQueen, al cinema il genio della moda

Di: Redazione Metronews
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ROMA È stato capace di affascinare e disgustare, scandalizzare ed eccitare, tutto contemporaneamente. Perché ad Alexander McQueen ciò che importava era afferrare lo sguardo. A qualunque costo. «Voglio che dalle mie sfilate la gente esca emozionata, non importa se con lacrime o con disgusto», diceva. Si definiva «una via di mezzo tra un teppista e uno che sa usare un ago». Di certo odiava tutto ciò che somigliava “alla normalità” ed era sempre in cerca “di qualcosa che non esiste”. 
E, allora, la prima   domanda che ci si pone in questo “Alexander McQueen. Il genio della moda” (dal 10 marzo in sala) è: come è accaduto che un timido, giovane ragazzo della working-class, apparentemente senza arte né parte e senza agganci con il mondo della moda, sia riuscito a diventare Alexander McQueen? 
A chiederselo è Peter Ettedgui che firma sceneggiatura, cuce interviste  a familiari, amici e colleghi, riprese dei suoi spettacoli e delle sue sfilate, video personali  e materiale d’archivio. 
Accanto a  Ettedgui a dirigere il film c’è anche  Ian Bonhote che sintetizza: «Era davvero un genio e osservarlo al lavoro era straordinario. Volevamo catturare scampoli di stoffe, gessetti, l’infallibile capacità nel misurare e valutare  a una prima occhiata le misure di una giacca o di un paio di pantaloni. Era un giovane talento come Mozart in Amadeus, un genio ossessivo tutto energia e istinto».
SILVIA DI PAOLA

28 Febbraio 2019
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