Un Rigoletto grottesco targato Turturro
TORINO Un campione del cinema hollywoodiano, John Turturro, attore, regista e sceneggiatore statunitense con cittadinanza italiana, alla sua prima prova nel teatro musicale. Succede, da domani, alle 20, con diretta su Rai Radio3, al 17 febbraio al Regio per la sua suggestiva messinscena di “Rigoletto” di Giuseppe Verdi, realizzata in coproduzione con il Teatro Massimo di Palermo dove ha debuttato lo scorso ottobre, la Shaanxi Opera House e l’Opéra Royal de Wallonie-Liège.
Un debutto dunque nel mondo dell’opera per il 61enne Turturro, che ha recitato in più di 70 film firmati da registi del calibro di Martin Scorsese, Spike Lee, Woody Allen, Francesco Rosi e i fratelli Coen, alle prese qui con un melodramma dalle tinte forti che vede protagonista la figura deforme e sofferta del buffone di corte che prima per necessità spalleggia il potere, poi, da padre, toccato nell’intimo dei suoi affetti più puri, cerca invano di ribellarsi alla violenza e finisce per diventare, a sua volta, un carnefice. Diretta sul podio da Renato Palumbo, l’opera, ambientata da Turturro in un decadente e grottesco XVIII secolo, disegnato da luoghi asfittici e chiusi nelle linee prospettiche, vede interprete, nel ruolo del titolo, il grande baritono spagnolo Carlos Álvarez, classe 1966, affiancato dal soprano Ruth Iniesta, anch’essa cantante spagnola, e dal tenore rumeno Stefan Pop (Info: teatroregio.torino.it).
ANTONIO GARBISA
© RIPRODUZIONE RISERVATA