Sanremo 2019
3:37 pm, 30 Gennaio 19 calendario

Su Sanremo aleggia il conflitto d’interessi

Di: Redazione Metronews
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MILANO In attesa dell’immancabile bagarre che coinvolgerà il televoto al Festival di Sanremo, da “Striscia la notizia” – il tg satirico di Antonio Rizzi, in onda su Canale 5 – arriva l’accusa di un paventato “conflitto d’interessi” tra il direttore artistico, Claudio Baglioni e l’agenzia Friends and Partners di Ferdinando Salzano. Ad “impugnare le armi” svelate dal servizio di Pinuccio andato in onda martedì sera sull’ammiraglia Mediaset, ci pensano i deputati di Fratelli d’Italia Federico Mollicone, componente della commissione Vigilanza Rai, e Paola Frassinetti.
«I vertici Rai chiariscano immediatamente se corrisponde a verità il servizio della trasmissione “Striscia la notizia” andato in onda ieri sera, sui presunti conflitti di interesse del direttore artistico e conduttore del Festival di Sanremo 2019 Claudio Baglioni, con la “scuderia” di Ferdinando Salzano della società “Friends and Partners”, nota agenzia di booking e concerti. Sempre secondo la trasmissione di Antonio Ricci e secondo altre indiscrezioni già circolate nelle settimane passate, Claudio Baglioni sarebbe legato da contratti con la predetta società e in qualità di direttore artistico sceglierebbe gli artisti dalla stessa “Friends and Partners”, di cui lui stesso fa parte, e contemporaneamente curerebbe anche la presenza dei “super ospiti” come Laura Pausini, Biagio Antonacci, e Luciano Ligabue, anche loro legati da contratti con la stessa società».
«Inoltre – proseguono i deputati di Fdi – a peggiorare il clima già di per sé sconcertante intorno a questa edizione, è la presenza del rapporto tra la signora Chiara Galvagni – da tempo capostruttura delle risorse televisive Rai e quindi indirettamente legata ai contratti degli artisti – e sua figlia Veronica Corno, responsabile degli eventi speciali e risorse artistiche tv di “Friends and Partners”». 
Sul caso è sceso in campo anche il Codacons con un esposto all’Autorità Anticorruzione, all’Agcom e alla Commissione di Vigilanza Rai.
«Chiediamo di aprire una indagine sui rapporti che legano il direttore del Festival all’agenzia “Friends and Partners”, al fine di escludere categoricamente che la scelta degli artisti in gara e degli ospiti del Festival sia determinata dalla volontà di favorire la società in questione – spiega il Codacons – Se così fosse, infatti, si determinerebbe un duplice danno: da un lato gli artisti che non appartengono alla scuderia di Ferdinando Salzano sarebbero ingiustamente discriminati attraverso la mancata partecipazione al Festival, dall’altro gli utenti spenderebbero soldi tramite il televoto per una gara falsata, dove i concorrenti sarebbero scelti non per la qualità delle canzoni presentate ma per i contratti lavorativi instaurati. Senza contare poi le spese sostenute dalla Rai con soldi pubblici per compensi e cachet vari».
«In caso Anac, Agcom o Vigilanza Rai dovessero accertare eventuali irregolarità, il Codacons – che si augura quanto emerso sia frutto di pura coincidenza e che non ci siano scopi di profitto nella vicenda denunciata da Striscia la notizia – è pronto a chiedere in Tribunale lo stop della gara o, in caso di rilievi che dovessero arrivare dopo la conclusione del Festival, l’annullamento della classifica finale di Sanremo 2019».
In attesa di capire se le paventate accuse di “Striscia” siano fondate o meno, la 69esima edizione del festival continua a svelare chi e come salirà sul palco dell’Ariston. Dopo il ritorno di Pierfrancesco Favino, anche Michelle Hunziker sarà a Sanremo, ricreando così il “triumvirato” dell’anno scorso. 
Sul fronte della  gara, Irama, nome d’arte di Filippo Maria Fanti, dopo la vittoria ad Amici l’anno scorso, chiamato da Baglioni presenterà “La ragazza con il cuore di latta” insieme al coro gospel di Sheritta Duran e a Noemi nella sola serata dedicata ai duetti. Nel brano si parla di violenze domestiche e si conclude con un inno alla speranza che di queste brutte storie non resti altro che un brutto ricordo. O – sarebbe meglio – nemmeno più quello.
PATRIZIA PERTUSO
 

30 Gennaio 2019
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