Uniti da una figurina I bimbi e il bello del calcio
CALCIO Come al solito sono i bambini a darci lezioni di vita. Proprio ieri su questo giornale avevamo scritto dell’ennesimo caso di cori razzisti (condito, peraltro, da una zuffa tra genitori di calciatori in erba) ai danni un talento Juniores nel parmense. Oggi ci piace quindi riportare la storia di Martino e della sua figurina di Belotti. Un bambino di Torino, tifoso granata, è stato inquadrato dalle telecamere della Rai mentre piangeva sconsolato in curva Maratona dopo che, all’ottantesimo minuto di Torino-Fiorentina di Coppa Italia, Federico Chiesa affondava con la prima di due reti le speranze dei granata. Quel breve pianto televisivo non è sfuggito a Martino, sei anni, che stava guardando la partita con il nonno ed il papà e che ha subito deciso di prendere carta e penna e scrivere a quel piccolo tifoso del Torino. «Mi dispiace che la tua squadra abbia perso e mi è dispiaciuto vederti piangere. Anche se sono di Firenze, sono stato a Torino ed è una gran bella città. Ti vorrei dire che si vince e si perde e vorrei regalarti una figurina di Belotti. Ciao, Martino». La lettera, scritta su un foglio a quadretti, è stata affidata alla mamma, Silvia, che l’ha resa nota. Ora lei e Martino cercano a Torino quel bambino in lacrime, per dargli la figurina di Belotti e consegnare a tutto il mondo del calcio una lezione di civiltà.
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