Esplosione
10:50 pm, 5 Dicembre 18 calendario

Inferno sulla Salaria Esplode un’autocisterna

Di: Redazione Metronews
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Roma  Le fiamme e il boato udito a chilometri di distanza, che ha scaraventato l’autocisterna a quasi 100 metri di distanza dal distributore. Poi l’inferno. Ieri pomeriggio un’autocisterna è esplosa mentre stava scaricando Gpl in una stazione di servizio nei pressi di Fara Sabina, in prossimità dell’abitato di Borgo Quinzio, in provincia di Rieti. Il bilancio è di due i morti e 18 feriti, tra cui pompieri, operatori del 118 e due carabinieri. Tre persone versano in gravi condizioni, nessuno sembra in pericolo di vita. Tutti hanno riportato ustioni e traumi da scoppio (fratture e contusioni). 7 dei feriti sono ricoverati in prognosi riservata con ustioni tra il 35% e il 50% del corpo. La situazione più complicata è quella di una giovane paziente che oltre alle ustioni ha riportato un trauma da schiacciamento. 
Tra le vittime un civile non ancora ufficialmente identificato e un vigile del fuoco 50enne, che si trovava lì per caso e che è intervenuto, come ha spiegato il capo dei Vvf, Fabio Dattilo, «per alto senso civico. È stato vittima della sua grande solerzia e abnegazione». 
Poco dopo l’arrivo del mezzo dei pompieri, il calore ha fatto alzare la temperatura trasformando il liquido in gas e «il serbatoio dell’autocisterna è partito come un razzo», conferma Luca Cari, responsabile della comunicazione dei vigili del fuoco. L’esplosione ha infatti sbalzato per una decina di metri la cisterna e i mezzi che si trovavano nell’area di servizio. «Stiamo monitorando costantemente la situazione – commenta il sindaco di Fara Sabina, Davide Basilicata – La situazione è seria». Valutata anche l’evacuazione di tutta l’area circostante, che poi però è stata messa in sicurezza. Il traffico è stato sospeso e deviato. La procura della Repubblica di Rieti ha aperto un fascicolo contro ignoti. Il distributore dove si è propagato l’incendio è stato posto sotto sequestro. Prima di tutto bisognerà accertare la causa dell’esplosione e poi responsabilità ed eventuali negligenze. Non è esclusa nessuna pista, neanche l’errore umano. Da aggiungere che proprio poco prima dell’esplosione era transitato un bus pieno di pendolari.

5 Dicembre 2018
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