corleone
2:34 pm, 23 Novembre 18 calendario

M5S, bufera sul candidato Di Maio: “Va espulso”

Di: Redazione Metronews
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E’ bufera sul candidato sindaco M5S di Corleone. “Voglio riaprire il dialogo con i parenti dei mafiosi. E’ molto importante. Spesso un condannato per mafia coinvolge tutta la famiglia e i parenti vengono individuati anche loro come colpevoli. Se sarò eletto sindaco farò questo passo, anzi l’ho già fatto”. Lo aveva detto in una videointervista a Repubblica il candidato sindaco di Corleone del M5S, Maurizio Pascucci, toscano trapiantato nel paese della provincia di Palermo, dove si vota domenica. E aveva anche postato su Facebook una foto con il nipote di Provenzano. Era anche previsto un comizio in piazza con il leader M5S Di Maio. che però ha rinunciato: il vicepremier non andrà stasera a Corleone per il comizio annunciato. Non solo.  Ora il vicepremier Luigi Di Maio ha chiesto ai probiviri del M5s di avviare il procedimento disciplinare per Maurizio Pascucci: “Secondo me, vista la gravità – sottolinea Di Maio – merita il massimo della sanzione, cioè l’espulsione dal M5S. Sulla mafia – prosegue Di Maio – non è concesso neppure peccare di ingenuità da parte di chi si candida a ricoprire cariche pubbliche. Ci aspettavamo scuse, non arroganza. Questo non è un comportamento da M5S e come tale deve essere sanzionato immediatamente. Qualora qualcuno della lista fosse eletto, gli verrà’ subito ritirato il simbolo”.
Di Maio. Prima, su Facebook, di Maio aveva scritto: “Sono arrivato a Palermo da un paio d’ore e stasera era previsto il mio comizio a Corleone, mi scuso non andrò, mi dispiace; vi devo spiegare il perche'”, afferma Di Maio.  “Ho aperto il cellulare e tra le news c’era la notizia del nostro candidato sindaco M5S che voleva aprire al dialogo con i parenti dei mafiosi. E questa dichiarazione fa il paio con la foto sua con il nipote del boss Provenzano, uno dei capi della mafia stragista degli anni 80-90”. “Sono sicuro che la foto e la dichiarazione sono state fatte in buona fede ma il concetto è pericolosissimo. I voti di quelli non li vogliamo e ci fanno schifo”. “Non posso correre il rischio che un ministro dello Stato vada sul palco dopo che c’è stato un appello al dialogo con le famiglie dei mafiosi e delle foto. Mi dispiace”. Le famiglie che meritano attenzione, dialogo e vicinanza – ha sottolineato Di Maio – sono quelle vittime di mafia, a cui i mafiosi hanno ammazzato i parenti, il padre, il figlio, il nipote. “A quelle vogliamo bene e vogliamo dareo una grande mano”, ha aggiunto Di Maio; “Andremo avanti nella lotta alla criminalità organizzata che si combatte con la lotta alla corruzione”. “Faremo piazza pulita di mafiosi e corrotti molto presto se Stato sarà attento a non avvicinarsi mai neanche con la propria immagine a quella gente”. 
“Vado avanti”. Comuque il candidato è andato avanti.”Ci abbiamo riflettuto molto e seriamente. Ho deciso che vado avanti. Corleone ha diritto al cambiamento. Abbiamo questa responsabilità. Se lo farò con il Movimento cinque stelle? Certo, continuo con questa lista, poi gli altri prenderanno le loro determinazioni”, afferma in piazza Garibaldi per il comizio il candidato sindaco di Corleone. Prima di questa decisione non aveva escluso la possibilità di un ritiro. Alla notizia, un gruppo di supporter ha applaudito. Altri attivisti, invece, avevano già esternato il loro disappunto per quelle parole ritenute inaccettabili. Dalla piazza volano ad alto volume le note e i versi di “Un mondo migliore” di Vasco Rossi. “Mi dispiace – prosegue – per la scelta di Di Maio, non l’ho sentito ancora, ma certamente dovremo sentirci”. Poi ribadisce: “Non voglio i voti dei mafiosi, la mia storia è sotto gli occhi di tutti e nessuno può pensare che io cerchi un compromesso con loro. Altra cosa è cercare di preservare e non lasciare i parenti dei mafiosi che hanno preso nettamente le distanze da Cosa nostra e dai comportamenti dei loro congiunti. Questo è un tema che non riguarda solo me o Corleone, è un tema di tutti”.

23 Novembre 2018
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